A gennaio ha lasciato il Napoli dopo appena un anno e mezzo per trasferirsi all'Udinese, ."Mi aveva voluto Ancelotti, quando il mister è stato esonerato la società ha deciso di liberarsi anche di me. Mi ha tolto il numero, mi ha tolto tutto, mi ha messo fuori squadra con Milik e Ounas. Poi ho parlato con Gattuso, con cui avevo un buon rapporto, e sono almeno rientrato nel gruppo. Ma era chiaro che il Napoli non puntasse su di me e allora ho cercato una soluzione. Mi è dispiaciuto tantissimo che non mi sia stata data la possibilità di dare il mio contributo: mi sono impegnato sempre al massimo per ribaltare la situazione". Così Fernando Llorente a La Gazzetta dello Sport.
'LO SCUDETTO È UN DISCORSO CHIUSO'
All'Udinese ha trovato Rodrigo De Paul, capitano molto chiacchierato in ottica mercato: "Se è pronto per una big? Prontissimo: è un grande giocatore. Completo, tecnico, con la mentalità giusta".
Domenica ci sarà Inter-Napoli, la gara tra la sua ex squadra e l'allenatore che lo ha accolto in Italia. "Non ci sono trappole. L’Inter è fortissima e conoscendo Antonio lo scudetto è ormai un discorso chiuso". Quando Conte ha firmato per l'Inter, lo spagnolo ha pensato: "Che presto avrebbe interrotto il dominio della “mia” Juve. Antonio ha vinto al primo anno a Torino, al primo anno al Chelsea e vincerà al secondo anno all’Inter. È capace di ogni impresa".
Sulla Juventus: "Sono legato a quella maglia e ai tifosi che mi hanno sempre trattato benissimo. Mi dispiace che Pirlo abbia avuto qualche difficoltà in questa sua prima stagione, ma è normale: la Juve sta vivendo un momento di cambiamento, alcuni giocatori stanno completando il loro ciclo. Bisogna avere pazienza. Ad Andrea auguro ogni bene e magari di chiudere la stagione vincendo la Coppa Italia".
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