Léo ha sempre avuto un obiettivo fisso in testa: giocare col Gremio. Scontato per un ragazzino di Porto Alegre, cresciuto col mito del tricolor e con Douglas Costa come idolo. La spunta verde alla voce sogni è stata messa nel 2021, poi è arrivata l’ora di lasciare il Brasile e spostarsi un po’ più a nord: adesso Chú, ala classe 2000, è il presente e il futuro dei Seattle Sounders.
Nel segno di Douglas Costa
Porto Alegre è una città che vive di calcio. Un po’ come tutto il Brasile. Si gioca per strada, con quello che si trova per formare due porte e un po’ di fantasia per immaginarsi al Maracana. Léo in realtà deve dire grazie a suo padre e sua madre, appassionati del futebol e del Gremio: “Il Gremio per me è tutto. È la squadra del mio cuore, è sempre stato il mio sogno giocare con quella maglia. L’ho realizzato e per me è stato qualcosa di unico” racconta ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
Il 23 enne Chú è cresciuto col desiderio di giocare al fianco di Douglas Costa, che nel 2007 iniziava a incantare con la maglia tricolor: “Era il mio idolo - ricorda - È di Porto Alegre come me, ancora oggi è un punto di riferimento. La prima volta che l’ho incontrato stavo tremando. Mi ha insegnato tante cose e siamo diventati molto amici”. Un rapporto che va oltre il campo: “Mi raccontava sempre dei suoi anni alla Juve. È un bravo ragazzo, ha sempre cercato di aiutarmi”.
L’influenza di Costa è stata forte anche in campo. Lo stile di gioco di Chú è simile: velocità, rapidità, tanta fantasia. L’amore infinito per il dribbling, per il bel calcio. “Da vero brasiliano”, Léo ha usato le tre migliori parole per descriversi.
Da Porto Alegre a Seattle
Dieci anni nel Gremio, tra giovanili e prima squadra. Poi nel 2021 arriva l’ora di partire e lasciare la sua Porto Alegre: “Avevo altre offerte sia dal Brasile che dall’Europa. Ma non erano le opzioni migliori per me”. Tra Brasile ed Europa la spunta…la MLS. “Appena è arrivata l’offerta dei Sounders mi sono informato sulla squadra e la città: ho accettato subito. È stato il momento perfetto per lasciare il Gremio”.
I primi mesi negli States non sono stati semplici per il classe 2000: “Ero abituato a vivere con la mia famiglia. Una volta arrivato a Seattle ero solo: è stata dura. Prima di arrivare non avevo una bella sensazione sul campionato, ma ora credo che il livello sia alto. La MLS sta diventando una grande lega”. Chú ha chiuso la regular season con 36 presenze, 5 gol e 7 assist. Una stagione, però, terminata con l’amaro in bocca dopo l’eliminazione alle semifinali di western conference contro il LAFC.
Adesso è tempo di riposare e prepararsi per il prossimo anno, con uno sguardo verso l’Europa… “Dopo questa stagione sarebbe importante fare un altro step, ma non voglio pensarci. Proposte dall’Italia? Non ancora…”. La sua chitarra, qualche churrasco e le spiagge di Porto Alegre. Intanto Chú si gode la off season lì dove tutto è iniziato.