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Lazio, Lotito: “Niente voli pindarici, ma credo in questo gruppo”

Il Natale della Lazio è arrivato in anticipo quest’anno e ha portato la consapevolezza che la squadra biancoceleste può competere con chiunque. Non poteva mancare quindi la classica cena di fine anno a Spazio 900, nel cuore dell’Eur, dove la Lazio si è ritrovata per il consueto appuntamento natalizio. 

C’erano tutti alla cena, ad attenderli tifosi in festa a caccia di selfie e autografi, per avere una personale firma su una stagione che sta diventando da applausi. Prima la vittoria sulla Juve, poi quella in extremis sul Cagliari: la Lazio vola e attacca la vetta della classifica, ora a soli 3 punti. 

“Lazio squadra più titolata con la Juventus” 

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Un momento magico che ha commentato anche il presidente biancoceleste Claudio Lotito ai microfoni di Lazio Style Channel: “La vittoria di ieri è fondamentale, perché significa che la squadra non molla, che ha voglia di dimostrare di esserci. La squadra sente la responsabilità di rappresentare sul campo gli interessi dei propri tifosi. Abbiamo operato anche un cambiamento sostanziale della tifoseria, che è diventata molto più disciplinata e rispettosa. Rappresenta il dodicesimo uomo in campo. Dà motivazioni alla squadra, responsabilità in più”. 

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Ha continuato Lotito: “Oggi siamo in una fase di crescita e affermazione. Dopo la Juventus siamo la società che ha vinto più di tutte. E questo anche grazie a tutto quello che c’è dietro. Ci sono i giocatori, i medici, lo staff, i massaggiatori, quelle persone silenziose che lavorano dietro le quinte per realizzare un progetto. In tanti concorrono per ottenere un risultato, lavorano all’unisono per raggiungere degli obiettivi. Mi sento oggi di interpretare la gioia di tante persone, alcune che non tifano Lazio mi hanno ringraziato per quello che sto facendo. Noi non siamo antipatici, perché lavoriamo con umiltà e sacrificio, basandoci solamente sul merito. Vogliamo che questi valori ci vengano riconosciuti e che vengano affermati. In ogni caso, bisogna rimanere con i piedi per terra. Io non faccio voli pindarici, ma credo in questo gruppo. Ci dobbiamo credere tutti quanti, perché questi giocatori hanno le potenzialità per dimostrare che sono i migliori. In campo e fuori dal campo”, ha concluso l’allenatore biancoceleste.