Oltre ogni limite, oltre ogni aspettativa. “Noi oltre”. Lo recitava lo striscione che ha accompagnato l’inizio della partita, lo ha confermato la squadra. La Lazio è il boato dei 60mila dell’Olimpico, accorsi per fare la storia. E’ l’abbraccio rabbioso di un gruppo che ci ha sempre creduto, nonostante le critiche che appena un mese fa mettevano tutto in dubbio. La Lazio è oltre, come il gol di Milinkovic. Un capolavoro che racchiude la bellezza insegnata da Inzaghi.
Un tabù lungo 16 anni
Il tracciante illuminato da Luis Alberto vale l’undicesimo assist stagionale per lo spagnolo, il re della specialità in tutta Europa, l’aggancio di Sergej significa sorpasso sulla Juve. Dopo 16 anni anche i giganti hanno paura della Lazio. I bianconeri non cadevano all’Olimpico dal 2003, speravano di allungare la striscia dopo il vantaggio di Ronaldo. Si sono arresi all’impeto biancoceleste, bellezza e follia.
Il secondo posto ora è a 3 punti, il primo distante 5. Si respira aria d’impresa a Roma, lo si percepiva nelle strade che portavano all’Olimpico, invase di bandiere, e nei visi gonfi di gioia dei tifosi testimoni di una serata storica. Che vale uno strappo importante per la corsa Champions, perché pensare ad altro potrebbe essere pericoloso, anche se le 7 vittorie consecutive possono far sognare.
Senza paura
Eppure poco più di un mese fa qualche sussurro apriva spiragli di un possibile cambio in panchina, perché i risultati faticavano ad arrivare. Ora è tutto diverso: la Lazio vince, ribalta pronostici, riscrive la storia. Non ha paura di mettersi sullo stesso piano dei più grandi. Guarda tutti dritto negli occhi, anche la Juventus che in campionato per più di un decennio ha dettato legge all’Olimpico.
Il gruppo è lo stesso dello scorso anno, tutti però sono tirati a lucido. Luis Alberto è quello di due anni fa, forse anche meglio. Milinkovic sta tornando ai suoi livelli, Caicedo è il dodicesimo ideale, Correa non è mai stato così forte e Immobile così prolifico. La Lazio è maturata, meno fumosa e più concreta. “Stiamo facendo grandi cose”. Inzaghi esulta ma frena i facili entusiasmi. La Lazio è oltre, ha superato i limiti di una dimensione stantia, dove il più grande vinceva sempre. Ora il futuro è tutto da scoprire e anche i giganti possono avere paura.