La musica della Champions League torna a risuonare all’Olimpico. Un appuntamento speciale per la Lazio che agli ottavi ospita i campioni del mondo del Bayern Monaco: "Per noi è un premio, affrontare i migliori dà sempre soddisfazione e una motivazione extra", ha ammesso Ciro Immobile in un'intervista ai canali ufficiali della Uefa.
Una doppia sfida che vede la squadra di Simone Inzaghi sfavorita, ma non già arresa: "Sarà difficile e dovremo fare del nostro meglio, senza cambiare il nostro stile di gioco. Faremo quello che sappiamo, dando qualcosa in più per fare la partita perfetta. Loro giocano un calcio totale e sarà difficile fermarli, cercheremo di sfruttare i loro punti deboli. Non avremo molte occasioni come nelle scorse partite perciò dovremo sfruttarle".
La Lazio resterà comunque orgogliosa del suo cammino: "Affrontiamo i vincitori dell'ultima Champions League. Per noi è fondamentale capire ogni aspetto della partita, ma comunque vada saremo soddisfatti. Arrivare qui dopo 20 anni è un grande risultato per il club e motivo di gioia".
Sfida nella sfida quella con Robert Lewandowski, cui Ciro Immobile grazie a una stagione fenomale da 36 reti in Serie A ha sfilato l'ultima Scarpa d'oro: "Non si accontenta mai, ogni anno cerca di superare i suoi limiti nonostante i risultati eccezionali. Un attaccante completo, il miglior numero nove al mondo. Per me è stato incredibile batterlo, sfidare giocatori come lui e Cristiano Ronaldo mi rende felice".
Già 5 i gol in questa Champions League, 19 in stagione per l'attaccante che sabato ha compiuto 31 anni: "Da ex attaccante Inzaghi gioca un calcio offensivo. L'obiettivo è segnare più gol dei nostri avversari e questo stile di gioco mi favorisce. Lui preferiva fare assist quando giocava e mi dà consigli su questo. Prima di giocare in Champions mi ricorda spesso anche il suo poker".
Immobile ha sempre ringraziato i suoi compagni per il lavoro: "Ogni attaccante è egoista, quando vedi la porta non pensi ad altro. Spesso si prendono decisioni d'impulso che possono rivelarsi sbagliate. Molti dei miei gol sono frutto di passaggi dei miei compagni, altri sono puro istinto. Voglio segnare sempre, ma quando vedo che non è giornata cerco di restare concentrato sul gioco di squadra".