Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, Francesco Acerbi, difensore della Lazio ha parlato del ritorno agli allenamenti sul campo, anche se individuali, dopo mesi passati chiuso in casa in quarantena, così come i suoi compagni. Il difensore biancoceleste è parso carico e pronto al ritorno in campo nonostante sarà un po' diverso non potendo abbracciarsi tra compagni dopo un gol e senza tifosi allo stadio.
"Il passaggio dagli allenamenti individuali a quelli collettivi è stato preso bene. Sarebbe stato impossibile poter giocare con l’intera squadra in quarantena in caso di un elemento positivo riscontrato nella rosa attraverso gli esami. Si vuole ricominciare, questo è positivo.
Non sarà calcio balilla, quindi è impensabile non poter marcare stretto l’avversario, giusto che si disputino partite vere come in Germania, sempre però attenendosi alle regole. Senza spettatori il calcio è un po’ triste ma nelle partite di Bundesliga ho visto un buon ritmo. Era solo la prima giornata, nelle gare successive aumenterà l’intensità.
Il calcio è la nostra passione ed il mio lavoro, lo stop è stata una bella mazzata considerando il nostro percorso ma era inevitabile vista la pandemia che si era scatenata: ora fortunatamente i dati stanno migliorando. Mi sono mancati i compagni, l’adrenalina ed il campo: sta tornando la normalità, speriamo tutto proceda per il meglio. Con questo virus, la sicurezza non ce la dà nessuno. Il calcio è un’industria, è la prima passione al mondo: è giusto ripartire (QUI le parole di Tare)".
Il colloquio con Lotito
Poi una battuta anche sul colloquio con Claudio Lotito, presidente della Lazio, che ha generato qualche polemica: "E' stato un semplice colloquio con il Presidente dopo due mesi e mezzo che non ci vedevamo, Lotito ha salutato la squadra, è stata una chiacchierata in famiglia. Sono stati toccati tutti gli argomenti a 360°, dagli obiettivi stagionali agli stipendi, è stata una conversazione tra persone mature. Ho letto alcune notizie false, questo mi ha dato molto fastidio: le cose dello spogliatoio devono rimanere nello spogliatoio.
Alla ripresa dovremo fare il meglio che possiamo, abbiamo grande motivazione, stiamo tutti bene, speriamo di compiere qualcosa di grandioso alla ripresa della Serie A. Vogliamo riprendere il campionato per continuare a puntare ad un obiettivo importante. La situazione è particolare, normale che ognuno abbia la sua opinione, un accordo si troverà sicuramente.
Stadi vuoti ed esultanze... senza abbracci
"Per noi l’importante è giocare, i tifosi rappresentano una marcia in più anche fuori casa, anche il tifo a sfavore rappresenta sempre l’essenza del calcio. Dobbiamo adattarci a questa pandemia, quando faremo gol non ci abbracceremo, all’inizio sarà strano, ci toccheremo solo i gomiti". Ha concluso Acerbi.