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Dall’Huracan al Crotone: Inter-Lautaro, storia d’amore a suon di triplette

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Guarda chi si rivede. Un pallone portato a casa, una tripletta (la prima, attesissima, nel calcio europeo) per spazzare via gli avversari di turno. Soprattutto, una soddisfazione che al “Toro” di casa Inter mancava da quasi tre anni. Lautaro Martinez è l’uomo decisivo di Antonio Conte, con i nerazzurri che vincono nel primo match del 2021 dopo essere stati sotto nel rocambolesco 6 a 2 contro il Crotone.

Non solo i tre punti, ma anche una statistica da aggiornare: da 61 anni a questa parte, nessuna squadra era riuscita a segnare sei o più gol nella prima partita dell’anno solare – l’ultima fu la Fiorentina nel 1959 che vinse 7 a 0 contro l’Udinese.

Oggi ci sono riusciti i ragazzi di Conte, soprattutto grazie a un “Toro” superlativo, bravo a farsi trovare pronto in un momento delicato della stagione. Dopo l’eliminazione in Champions, infatti, l’Inter ha centrato l’ottava vittoria consecutiva in campionato che, in attesa di Benevento-Milan di stasera, fa volare Handanovic & Co. in testa alla classifica.

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Una tripletta che cambia la storia

Non è la prima volta che tre gol di Lautaro cambiano la storia, sua o delle squadre in cui ha militato.

Nel febbraio 2018, quando vestiva la maglia del Racing, una tripletta contro l’Huracan gli consentì di attirare le attenzioni dei primi club europei ma soprattutto di uno spettatore che sedeva in tribuna. Il suo nome è Piero Ausilio, che dopo quella partita accelerò le trattative per portarlo all’Inter.

Nel settembre 2019 il “Toro” si portò nuovamente il pallone a casa, questa volta dopo una partita con la maglia dell’Argentina: tre gol nei primi 45 minuti contro il Messico, prestazione di alto livello e credibilità in patria ottenuta.

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La rinascita con Conte e Lukaku

Dopo un primo anno difficile con Spalletti in panchina, Lautaro è riuscito a trovare la sua dimensione grazie al 3-5-2 di Conte ma soprattutto grazie a Lukaku. Con il belga accanto, i numeri dell’argentino sono cresciuti esponenzialmente: 21 reti e 8 assist nelle 49 partite giocate.

Il lockdown di marzo, però, sembrava avere spento almeno in parte la furia del “Toro”, che non è riuscito a chiudere il campionato così come lo aveva iniziato. Rendimento al di sotto delle sue possibilità, che è coinciso con la finale di Europa League persa dall’Inter contro il Siviglia.

Dopo ogni fine, però, c’è sempre un nuovo inizio. L’argentino ha ancora la piena fiducia dell’allenatore, che lo ha messo al centro dell’attacco vicino a Lukaku. Scelta che paga ancora oggi, con un ulteriore passo in avanti fatto dal classe ’97.

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Anche i numeri lo testimoniano: con la tripletta odierna Lautaro arriva a 9 gol in 15 partite di campionato, a 5 reti dal suo record personale in Serie A realizzato nella scorsa stagione. Gol, ma anche diversi assist. Quattro per la precisione, che lo rendono un elemento imprescindibile per l’attacco nerazzurro.

Tre i gol che hanno steso il Crotone all’ora di pranzo, tre le triplette che hanno fatto da spartiacque nei momenti importanti della sua carriera: lo hanno fatto volare lontano da casa con la maglia del Racing, lo hanno reso pieno di orgoglio nel segnare con la sua nazionale. Oggi, lo hanno consacrato a leader con la maglia dell’Inter, dopo che Lautaro ha conquistato un passo alla volta una maglia da titolare. Il tutto, in attesa di poter… incornare altre soddisfazioni, in questo 2021 partito con il piede giusto. In questo 2021… da vero Toro.