Incompreso alla Juve e leader nel Tottenham: la rinascita di Kulusevski è anche tattica
Alla Juventus non è riuscito a trovare la sua dimensione: ma da quando è al Tottenham Kulusevski è un altro calciatore
La stagione del Tottenham è iniziata in modo discretamente positivo e Kulusevski sta confermando anche quest’anno di essere un giocatore di totale affidabilità nella rosa di Ange Postecoglou. Dejan sembra aver definitivamente ritrovato se stesso dopo il periodo buio alla Juventus culminato con la cessione agli Spurs del gennaio 2022.
Dopo essersi conquistato la fascia da capitano della sua Svezia, è pronto a tagliare il traguardo delle cento presenze in Premier League. In realtà sia in Nazionale che in Inghilterra i suoi numeri, specialmente in zona gol, non sono mai stati spaventosi. A impressionare, infatti, sono le sue enormi potenzialità tecniche che, unitamente alla sua duttilità e alla notevole forza fisica, lo rendono un giocatore insostituibile negli schemi di Tomasson e Postecoglou.
Nel club, le ottime prestazioni di inizio campionato condite da due reti segnate (una nella vittoria a Old Trafford) e un assist, mostrano un Kulusevski in continuo miglioramento, pronto ad affermarsi in modo definitivo.
La suggestione Arsenal prima del Tottenham
Anche l’Arsenal ci provò: dopo il vano tentativo per l’allora viola Vlahovic, la squadra di Arteta orientò il suo sguardo sullo svedese in vista del mercato di riparazione del 2022. Ci fu un primo sondaggio ma poi gli Spurs di Paratici e Conte affondarono il colpo e convinsero la Juve a suon di milioni, quaranta in totale tra prestito e riscatto. Al Tottenham (ma già ai tempi del Parma) non ha mai nascosto l’ammirazione per i rivali del nord di Londra, città evidentemente nel suo destino.
Le difficoltà tattiche alla Juve: la scolta con Postecoglou
Nella sua poco felice esperienza a Torino, “Kulu” ha spesso dovuto cambiare il suo ruolo in campo. Il gol all’esordio lo segna da seconda punta affiancato a CR7. Da allora, con Pirlo in panchina, occupa più o meno tutte le posizioni del centrocampo: agisce dietro le due punte, nel ruolo di quinto nel 3-5-2 e talvolta da mezz’ala o esterno d’attacco. La situazione non migliora un anno dopo con Allegri che lo utilizza pochissimo, adattando la sua posizione a seconda delle esigenze di formazione.
In Inghilterra avviene la svolta: prima con Antonio Conte che lo schiera sulla trequarti (ruolo da lui preferito) insieme al coreano Son. E poi con Postecoglou che lo “plasmerà” partita dopo partita fino a ritagliargli quello spazio in mezz’ala dove a oggi riesce a esprimere al meglio le sue qualità.
“Deki ha una grande capacità di corsa, la capacità di uscire da spazi ristretti e ha la qualità nel ruolo di terzo di centrocampo, penso che possiamo ottenere più gol e più assist da lui. Per tutta la scorsa stagione è stato fantastico. Penso che anche lui stia maturando. È diventato capitano del suo Paese, il che gli dà ancora più fiducia. Penso che ci sia ancora altro in arrivo”. Queste le recenti dichiarazioni al miele dell’allenatore australiano.
La Juventus è un ricordo lontano. Ora ‘Kulu’ è davvero nel posto giusto, pronto a stupire in Premier e in patria.
A cura di Marco Manniello