Niente sconto, Kalidou Koulibaly dovrà restare fermo ancora per un turno. È quanto ha stabilito nella giornata di oggi la Corte d'Appello Federale della FIGC, in merito alle due giornate di squalifica inferte al difensore del Napoli dopo i fischi e i cori ricevuti contro l'Inter, che proprio oggi ha inaugurato la campagna contro il razzismo negli stadi.
Koulibaly, che era a Roma insieme con il presidente campano De Laurentiis, per tentare di ottenere lo sconto di una giornata e di poter essere regolarmente in campo nella partita contro la Lazio, valida come anticipo serale della prima giornata di ritorno. Secondo quanto riferito da Sky, la richiesta è stata respinta. Koulibaly potrà essere a disposizione solo dalla prossima settimana.
“C'è assoluta delusione e un senso di profonda ingiustizia. Credevamo fermamente, dopo un'ora di dibattimento, di aver convinto la Corte d'appello a utilizzare lo stesso metro utilizzato per Muntari, il precedente che avevamo richiamato, e ad avere la forza di dare un calcio al razzismo. Questo non è avvenuto e oggi siamo tutti più poveri ma al contempo ci sentiamo tutti un po’ più Koulibaly”, le parole rilasciate dal legale del Napoli Grassani a Sky Sport.
Grassani ha poi proseguito: “Ci sembrava abbastanza probabile che il ricorso venisse accolto, avrebbe significato dare un segnale e dimostrare che il sistema vuole voltare pagina. E invece domenica Koulibaly sarà in tribuna e questo, assieme ai cori che lo hanno umiliato per tutta la gara contro l'Inter, è una nuova mortificazione per un giocatore che non si meritava tutto questo".
