Jorginho era considerato un rigorista affidabile, e per Spalletti lo è tuttora, almeno fino alla finale di Euro2020 contro l'Inghilterra. Al quinto rigore contro Pickford poteva segnare il match point dal dischetto per sollevare la coppa ma il portiere dell'Everton era riuscito a neutralizzare il suo tiro. Poi ci aveva pensato Donnarumma a bloccare il mancino di Saka per la vittoria finale. Da quel giorno, l'11 luglio 2021, le cose per il centrocampista italobrasiliano sono un po' cambiate.
Solo qualche mese dopo, tra settembre e novembre, non era riuscito a segnare dagli undici metri nelle qualificazioni Mondiali due volte contro la Svizzera tra andata e ritorni. Due errori che sono poi costati la Coppa del Mondo in Qatar. Due anni dopo, contro la Macedonia del Nord nelle qualificazioni a EURO 2024, un altro penalty miss.
Un segnale di come il passato non sia stato del tutto dimenticato. Il pallone sul dischetto sembra pesare ancora decisamente troppo per Jorginho. Errori importanti ma distribuiti nel tempo, non come il caso di Martin Palermo. Attaccante argentino tra fine anni Novanta e inizi Duemila, ha vestito le maglie di Boca, Villarreal e Betis ma anche quella dell'Albiceleste.
Con la nazionale argentina nel 1999 riuscì a sbagliare tre rigori in una singola partita di Copa America: una traversa, un tiro alto e una parata del portiere. Era la seconda giornata dei gironi contro la Colombia e la punta classe 1973 sbagliò sul risultato di perfetta parità, sull'1-0 per gli avversari e infine sul 3-0 finale. Dopo la gara una frase rimasta nella storia: "Se ci fosse stato un quarto rigore avrei calciato anche quello".