Il commissario tecnico della Nazionale Under 21 ha parlato in conferenza stampa dopo aver diramato la lista degli Azzurri che disputeranno gli Europei 2024. Da Moise Kean a Gnonto, Paolo Nicolato ha fatto il punto su alcuni singoli della rosa e ha parlato delle difficoltà incontrate nella preparazione al torneo.
L'intervista di Nicolato
Le prime parole di Nicolato sono state in merito alla preparazione dei suoi: "La prima fase del lavoro con la squadra mi ha convinto, abbiamo dovuto fare alcune scelte dolorose perché purtroppo il numero chiuso di convocabili non ci ha permesso di portare tutti quelli che avrebbero meritato di esserci. Le incognite che ho sono quelle che avrebbe ogni allenatore che deve gestire un gruppo che si trova insieme adesso e che in una settimana deve essere pronto a giocare. Non è facile preparare una competizione così importante in così poco tempo, ma in questi ragazzi vedo voglia, entusiasmo e attaccamento alla maglia e questo ci facilita il compito”.
Il ct ha proseguito con un pensiero su Gnonto: "Su Willy è giusto fare un po’ di chiarezza. Volevamo convocarlo già a marzo 2022, poi ho condiviso la scelta di lasciarlo in Under 19 perché c’erano le qualificazioni per il Mondiale e sappiamo tutti come è andata a finire. Poi a giugno è arrivata la convocazione di Mancini: abbiamo deciso di portarlo nonostante fosse già impegnato in Nations League. Questo è stato possibile anche grazie al suo club, che non ci ha creato nessuna problematica. Ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili e ne conosciamo il valore, sia tecnico che umano. Lui è entusiasta di venire e noi siamo molto contenti di averlo”.
Poi su Kean, Tonali e Scalvini: "Ho parlato con Moise e gli ho detto quello che dovevo dirgli con grande serenità. Lui mi ha espresso il suo pensiero con altrettanta serenità. Ognuno è libero di fare le sue scelte. In questo momento sono importanti i 23 che sono qui. Tonali e Scalvini? Li ho trovati benissimo. C’era forse la possibilità di avere anche qualcun altro, ma loro hanno espresso da subito grande entusiasmo di venire, conoscono bene le dinamiche del nostro gruppo e ci fa piacere che vengano volentieri. Vuol dire che stanno bene insieme a noi e che stanno bene tra di loro”.
Infine su Samuele Ricci: "Lui è un ragazzo che può fare tutto: il regista, il vertice basso, la mezzala e può giocare in un centrocampo a due. Ha gamba, tecnica e lettura del gioco. Poi è un ragazzo intelligente, uno di quei giocatori che un allenatore apprezza per la capacità di saper interpretare vari ruoli”.