Mancini: “Tanti cambi contro il Liechtenstein. A marzo amichevoli impegnative”
Con la vittoria contro la Grecia e la qualificazione a Euro 2020 ottenuta con tre turni d'anticipo, la nazionale italiana si appresta ad affrontare a Vaduz il Liechtenstein. Una partita da non prendere sottogamba, come ha tenuto a sottolineare in conferenza stampa il CT Roberto Mancini: "Non possiamo farlo, infatti non sono sicuro di cambiare tutta la squadra rispetto a quella che ha giocato contro la Grecia. Tanti non hanno mai giocato insieme e sarebbe un rischio. Comunque qualche cambio ci sarà, anche se ancora non ho certezze: giocheranno Sirigu, Belotti, Zaniolo, uno tra Izzo e Di Lorenzo, uno tra Grifo e El Shaarawy e probabilmente Biraghi. Romagnoli non sta benissimo e quindi è in dubbio. Belotti non è una seconda scelta, lui e Immobile nelle mie idee partono alla pari".
Mancini ha spiegato anche quale potrebbe essere il prossimo step da fare in queste tre partite che mancano alla conclusione del girone: "Ci sono tante cose ancora da fare, mi piacerebbe arrivare primo nel girone, fare 30 punti, dare spazio a chi ha giocato meno e magari provare già qualche giovane per il post Europeo. A Marzo vorrei giocare contro squadre del nostro livello, perchè l'Europeo sarà diverso rispetto alle qualificazioni. Ci saranno più difficoltà. Eguagliare il record di Pozzo a quota 9 vittorie di fila? Sì, mi mancano ancora una partita e due mondiali per raggiungerlo".
Infine, una battuta sulla possibilità di introdurre degli stage prima dell'Europeo: "No, i ragazzi giocano già tanto. Se potessi fare una richiesta, chiederei di far finire il campionato un po' prima per avere più tempo per lavorare. Ma non si può fare".
Oltre al commissario tecnico, ha parlato in preparazione alla gara anche Leonardo Bonucci, entrato dopo la gara contro la Grecia nella Top 10 di presenze all-time in maglia azzurra a quota 92: "Non ho chiesto al mister di farmi arrivare a quota 100 al più presto, sono a disposizione della squadra. Se non venissi chiamato in causa, abbiamo tanti giovani di valore".
Il difensore della Juventus ha parlato anche dell'atmosfera che si respira in questa Nazionale: "Questo gruppo sembra una squadra e non una selezione. Prima c'erano sempre doppi allenamenti, quasi mai serate libere. Adesso è cambiato tutto e il merito è di Mancini. C'è entusiasmo intorno a questa Italia e domani sera il nostro percorso di crescita deve continuare".
"Noi abbiamo tanti talenti, alcuni non sono qui in ritiro oggi. Ci sono delle regole che valgono per tutti e vanno rispettate. Rispetto alle grandi del calcio europeo, forse, siamo un po' indietro ma quando le affrontiamo non sentiamo questa differenza, stiamo colmando il gap".
Infine, Bonucci ha voluto rilasciare una breve dichiarazione sulle polemiche scatenate dalla nazionale turca in relazione al conflitto in Siria, dicendo che "calcio e politica non dovrebbero mai mischarsi".
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