Alla scoperta dell’Irlanda del Nord, prossimo avversario dell’Italia
L’Italia cerca a Belfast la qualificazione al Mondiale del Qatar del 2022. Si troverà contro una squadra tosta e ben organizzata
Il Windsor Park di Belfast sarà il palcoscenico che sancirà le sorti dell’Italia: mondiale o playoff, si deciderà tutto negli ultimi, e fondamentali, novanta minuti.
Lontana e poco conosciuta è l‘Irlanda del Nord, l’ultimo ostacolo dell’Italia di Roberto Mancini. Che squadra è? Conosciamola meglio…
Come gioca
L’Irlanda del Nord è guidata da Ian Baraclough, ex centrocampista con un passato anche in Premier League. Il commissario tecnico ha costruito una squadra pragmatica, tosta e ben organizzata. Una delle caratteristiche principali dei Green & White Army è sicuramente una difesa solida. Sono sette le reti subite nella qualificazioni, con un doppio due-zero contro Svizzera e Italia. L’Irlanda del Nord gioca con una difesa a tre, che può diventare a cinque in fase di non possesso o a seconda dell’avversario che si ha difronte. Molta intensità e densità a centrocampo per l’undici di Baraclough.
Bunker Windsor Park
Un altro punto di forza è sicuramente il Windsor Park. Quando l’Irlanda del Nord gioca davanti al proprio pubblico si esalta. Cinque degli otto punti conquistati sono arrivati proprio a Belfast (i pareggi contro Bulgaria e Svizzera e la vittoria contro la Lituania). Nelle tre gare casalinghe, sono state zero le reti subite. Questo dato non può che preoccupare l’Italia, a caccia di quante più gol possibili per la differenza reti, il primo fattore in caso di arrivo a pari punti.
Uomini chiave
La difesa, vero punto di forza dell’Irlanda del Nord, è guidata da Jonny Evans. Il difensore del Leicester City, con un passato al Manchester United, è il leader della retroguardia nordirlandese. Steven Davis, invece, è il capitano. Il trentaseienne centrocampista gioca nel Celtic Glasgow. Anche il laterale del Newcastle United, Jamal Lewis, potrebbe creare non pochi problemi sull’out mancino. Infine, c’è la suggestione Dale Taylor. Il classe 2003 è il talento emergente del movimento nordirlandese. Ha esordito nell’ultima uscita ontro la Lituania e potrebbe essere l’asso nella manica del CT Ian Baraclough.
Orgoglio e Tabù
Oltre ad essere terreno poco fertile per le avversarie, il Windsor Park è anche un tabù per la nazionale italiana. Nelle tre gare giocate, tra amichevoli e gare di qualificazione, l’Italia non ha mai vinto: due pareggi e una sconfitta. Stando alle ultime stime, l’Irlanda del Nord potrà contare sulla spinta di più di quindicimila tifosi, un popolo fiero e orgoglioso della propria tradizione, che sicuramente spronerà la squadra a cercare l’impresa di fermare i Campioni d’Europa. Pensiero condiviso, infine, proprio dal commissario tecnico: “Abbiamo la chance di battere i campioni d’Europa, giochiamo senza paura”. La parola adesso al campo.