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Data: 25/03/2021 -

Scoprendo l'Irlanda del Nord, primo ostacolo per l'Italia verso Qatar 2022

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Sarà l’Irlanda del Nord il primo avversario dell’Italia di Roberto Mancini nella corsa alla qualificazione al Mondiale del 2022. La nazionale nordirlandese é guidata da Ian Baraclough, ex centrocampista inglese con un passato in Premier League con le maglie di Notts County e QPR. 

L’Irlanda del Nord non sta vivendo uno dei periodi più rosei della sua storia calcistica, anzi. Dopo la prima storica qualificazione agli europei del 2016 ottenuta sotto la guida di Micheal O’Neill, la “green and white army” non è più riuscita a riconfermarsi. La squadra arriva da una Nations League in cui ha dimostrato di essere una formazione che concede molto in fase difensiva (ben 13 i gol subiti in 6 partite) ma soprattutto di non saper vincere: 4 sconfitte e due pareggi, in un girone con Austria, Norvegia e Romania. La delusione più grande è stata però la sconfitta nello spareggio per andare all’Europeo: i biancoverdi di Baraclough, dopo aver battuto la Bosnia ai rigori, si sono dovuti arrendere ai tempi supplementari alla Slovacchia di Skriniar e Kucka. La vittoria nei 90’ regolamentari manca da più di 17 mesi (l’ultimo successo risale al 14 ottobre 2019 contro la Repubblica Ceca) e la gara contro l’Italia sarà il primo ostacolo di una strada che porta a Qatar 2022 e che oggi più che mai sembra essere in salita. 

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Green and white Army”: il giusto mix di gioventù ed esperienza 

Il giocatore di maggior talento della nazionale è Steven Davis, centrocampista classe 1985 che da poco si è laureato campione di Scozia con i suoi Rangers guidati da Steven Gerrard. È il capitano della selezione da più di 10 anni e ha collezionato record su record con la maglia della nazionale. La partita contro l’Italia sarà per il capitano biancoverde un’occasione per raggiungerne un altro: infatti con la presenza numero 125 diventerà il calciatore con più partite in una rappresentativa del Regno Unito, superando Peter Shilton e staccando Wayne Rooney fermo a quota 120. 

La selezione nordirlandese può contare sul giusto mix di gioventù ed esperienza. Spiccano tra i giovani, l’esterno destro del Newcastle Jamal Lewis e il centrocampista Paddy Mc Nair, cresciuto nel Manchester United e attualmente in forza al Middlesbrough. A fare da chioccia ai più giovani la nazionale biancoverde può fare affidamento sull’esperienza di Jonny Evans, difensore del Leicester con un passato nel Manchester United. Il classe 1988, lanciato in prima squadra da Sir Alex Ferguson, divenne presto titolare, tanto da essere confermato anche nelle successive stagioni sotto la guida di Moyes e Van Gaal. Al suo fianco sulla destra, la selezione può contare anche sull’exploit di Stuart Dallas: il terzino del Leeds è una delle piacevoli sorprese della squadra di Bielsa, che in più di un’occasione lo ha schierato anche a centrocampo. 

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In avanti infine, a disposizione di Ian Baraclough, c’è un numero 10 che in Italia abbiamo imparato a conoscere molto bene: Kyle Lafferty, attaccante giramondo che tra le tante ha vestito anche le maglie di Palermo e Reggina. Quest'ultima appartiene al suo recentissimo passato: Lafferty infatti fino a gennaio ha giocato con la Reggina di Baroni, fino alla rescissione nel mercato invernale. Tanti problemi fisici, poche presenze e la perdita della sorella Soinia a causa di una grave malattia, questi i motivi che hanno portato alla separazione. Ora al Kilmarnock, con 3 gol in 3 partite, Kyle sembra aver ritrovato la felicità. Anche in nazionale i gol non sono mai mancati, l’attaccante classe 1987 è infatti il secondo miglior marcatore di sempre nella storia della Nazionale nordirlandese. Giovedì sera al Tardini ritroverà Andrea Belotti, suo compagno di reparto nel 2013/2014 in quel Palermo che conquistò la promozione in Serie A. A fine stagione poi i rosanero decisero di cederlo, anche per via di alcuni suoi comportamenti fuori dal campo. Un copione visto di frequente nella sua carriera, fatta di genio e sregolatezza. 

Kyle_Lafferty_2012.jpg

I PRECEDENTI 

Italia e Irlanda del Nord si affronteranno al Tardini a quasi 10 anni di distanza dall’ultima volta: allora nell’ottobre del 2011 finì 3-0 per gli azzurri con doppietta di Cassano e un’autorete di McAuley. Si giocavano le qualificazioni agli Europei del 2012. I precedenti sono quindi a favore degli azzurri ma, andando indietro nel tempo, è l’unica vittoria della nazionale nordirlandese ad essere ancora una ferita aperta nella memoria degli italiani. Allo stadio Windsor Park di Belfast va in scena l’ultima gara delle qualificazioni al Mondiale del 1958 e all’Italia basterebbe un pareggio per andare in Svezia. A spuntarla però furono i padroni di casa,che si imposero sugli azzurri per 2-1, decretando così la prima esclusione della nazionale italiana dalla fase finale di un Mondiale. 

di Lorenzo Cascini



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