Effetto Ibra, la classifica del Milan dall’arrivo dello svedese
Il Milan è sempre più Ibra dipendente. Anzi, lo è sempre stato. Dal giorno 1. Da quando il campione svedese è atterrato a Linate lo scorso gennaio e ha riabbracciato Milano, la città che lo ha consacrato definitivamente come un campione di livello planetario. Al centro del progetto e nel futuro milanista, il Benjamin Button del pallone si prepara ad affrontare un'altra stagione con gli stessi colori addosso, a 38 anni. Manca ancora l'ufficialità, ma la volontà di entrambe le parti è chiara. I numeri, se ce ne fosse bisogno, sono tutti dalla sua.
Milan secondo
Da quando Ibrahimovic veste la maglia del Milan, nella sua seconda vita rossonera, la squadra guidata da Stefano Pioli ha collezionato 45 punti, arrivando seconda in questa speciale classifica, dietro solo all'Atalanta dei miracoli e davanti a Lazio, Juve e Inter. D'altronde gli intenti del Re erano chiari sin dal principio, pronunciati quasi sottovoce all'inizio di questo capitolo italiano e mai disattesi: “L'obiettivo è aiutare il club e la squadra a migliorare la situazione, a livello individuale fare il meglio possibile. Sono tutti contenti del mio passaggio al Milan". Ora lo sono ancor di più, estasiati dalla concretezza e dalle movenze di Dio. Tutti, compreso Kylian Mbappé, che ha twittato sbalordito: "Stavo riguardando la partita del Milan. Che giocatore che è Zlatan. 38 anni".
I numeri in rossonero
In questi 7 mesi Ibra ha collezionato 18 presenze in Serie A e 10 gol, diventando così il 17esimo marcatore all time del Milan. E nell'era dei tre punti è il giocatore del Milan con la migliore media gol a partita in Serie A: 0,64. La maturità di un campione affermato sta anche nel numero di assist forniti: ben 5. Il suo ego è smisurato, sì, ma è totalmente rivolto alla squadra. E la squadra si rivolge a Zlatan, mettendosi al suo servizio, in un dialogo continuo tra le parti. Tra una gita al lago in moto con l'amico Calhanoglu e molti consigli dispensati ai più giovani durante gli allenamenti, Ibra si è preso il Milan. Con lui in campo nel 2020 i rossoneri hanno perso solo 2 volte in campionato: nel derby 4-2 e contro il Genoa. Ben 11 invece le vittorie, 7 nelle ultime 9 gare di Serie A. Un ruolino di marcia impressionante, specialmente per una squadra che alla fine del girone d'andata era decima in classifica. Ibra ha riscritto la storia, come spesso fa. E come lui stesso ha dichiarato "si sta solo scaldando". Se questo è appena l'inizio, con i giri del motore al massimo cosa potrà succedere?