Il suo futuro e quello del Milan. Insieme fino ad agosto, poi "non c'è garanzia". Ma... "Se mi tengono vinciamo lo scudetto il prossimo anno".
Parola di Zlatan.
Milan, con Ibrahimovic dall'inizio sarebbe stato scudetto?
Lo svedese - in occasione del lancio della nuova app 'Buddy Fitness' - ha parlato in esclusiva a SkySport, a 360 gradi sui principali argomenti dell'attualità rossonera, del suo ritorno in campo e del suo ruolo nello spogliatoio.
"Gioco se porto risultati: non sono una mascotte"
"Dopo 20 anni conosco il mio fisico. Sono un fanatico dell'allenamento. Mi sento vivo, mi sento meglio. Tutti dicono che sono sempre inca**ato. Non è vero, io sto bene. Forse ho forzato troppo perché stavo molto bene e mi sono fatto male. Sono tornato ma non al top e sento che posso arrivare ancora al 100%, il segreto è dare il massimo.
Continuo a giocare solo se posso portare risultati. Non sono una mascotte. Continuo solo se posso fare la differenza. Giocare tanto per giocare non mi serve, quello posso farlo con i miei figli"
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Il suo futuro
"Prossimo anno? Vediamo, ho ancora 3 settimane di contratto. Nessuno ha iniziato a parlare da parte mia o dal Milan. Al Milan non si sa nulla del futuro adesso. Giochiamo e finiamo meglio possibile poi vediamo".
"Forte come Ibra, nessuno al mondo"
"Così forte come Ibra... non c'è nessuno al mondo. Dipende dal club, non solo da me. Il mio obiettivo non è arrivare sesto o settimo. In questa situazione volevo andare al Milan per aiutare. Mi hanno detto che ero l'unico che poteva farlo ed eccomi qui. Sto facendo quello che posso, per il prossimo anno vediamo".
"Se resto, il prossimo anno vinciamo lo scudetto"
"Rangnick? Non lo conosco e non so se arriva. A noi non hanno detto nulla, leggiamo quello che esce sui giornali. Non so se sia ufficiale. Ma so che se ero qui dal primo giorno vincevamo lo scudetto. Se mi tengono lo vinciamo il prossimo anno. Ma non è una promessa, non c'è garanzia. Per quello devi parlare con Mino".