Dentro e fuori dal campo. Ibra è sempre Ibra. Non ce n'è. Ma se si dicesse che sa anche prevedere il futuro? Partiamo da un dato. O meglio, una data: da domani, 2 dicembre, qualcosa in più su di lui potremo saperlo tutti. Perché sarà in tutte le librerie "Adrenalina. My untold story", il libro che Zlatan ha scritto con Luigi Garlando e che ripercorre il viaggio della sua vita: dieci anni di racconti che hanno portato Ibrahimovic a diventare il personaggio che tutti conosciamo.
Ci sono episodi privati, l'emozione di essere padre, gli scontri con i calciatori, il rapporto con gli allenatori e con i tifosi. Anche con il calciomercato: ve lo sareste immaginato Ibrahimovic al Napoli? Ci è andato molto vicino, ma l'esonero di Ancelotti aveva bloccato tutto. Insomma, un personaggio che fa parlare di sé, Ibra. E quanto. Oggi, per esempio, in un'intervista al Corriere della Sera ha parlato anche di Materazzi. "Entrava sempre da dietro" ha detto. "E noi calciatori capiamo subito quando uno entra per fare male, o semplicemente entra duro come Chiellini, come Stam e come Maldini...". Boom.
La risposta non è mancata: basta fare un salto su Instagram. Un Mondiale e una Champions League, postata dal difensore ex Inter. Didascalia? "Post... MUTO". Una reazione che lo stesso Zlatan aveva previsto. Proprio così.
Come anticipato dalla pagina Calciatori Brutti, ecco un estratto di "Adrenalina", nel quale Ibrahimovic parla di un incontro fuori dal campo proprio con Materazzi.
Day after di un derby vinto per 1-0 dal Milan. Ibrahimovic è a Linate. "C'è Materazzi", gli dicono. "Bene. Vediamo cosa fa". Si alza dalla poltroncina, Ibra, si avvicina all'avversario interista, che preferisce non andare allo scontro. La chiosa di Ibra sul libro è questa: "È facile nascondersi dietro a Instagram, raccontarsi nelle interviste, postare la foto della Champions e scrivere: «Ibra, ce l'hai questa?». Mi fa ridere. A me non servono questi giochini".
Scontro in campo, scontro a distanza. E quella previsione clamorosa che Ibra ha raccontato nelle pagine del suo libro si è verificata dopo qualche tempo. Game, set, match. Almeno fino al prossimo capitolo, o alla prossima pagina. L'impressione è che di "Adrenalina" ce ne sarà parecchia.