Prima il tetto d'Europa con la maglia della Nazionale, ora una nuova, entusiasmante avventura con un altro club di Serie A: Salvatore Sirigu tornerà in campo con la maglia del Genoa, dopo aver contribuito al successo dell'Italia di Mancini a Euro2020 dimostrandosi un pilastro dello spogliatoio degli azzurri.
Terminate da poco le vacanze di fine stagione, il portiere classe 1987 ha lasciato la Sardegna nelle scorse ore, raggiungendo Genova a bordo di una nave, pronto per tuffarsi nel progetto rossoblù.
Reduce da quattro stagioni con la maglia del Torino, il 34enne ha rescisso nelle scorse settimane il contratto che lo legava ai granata fino a giugno 2022. Con il Genoa ha firmato un contratto di una sola stagione, con il rinnovo di un altro anno che diventerà automatico al verificarsi di determinate condizioni.
IL COMUNICATO DEL CLUB
Arrivato in città questa mattina, Sirigu farà prima un giro tra le varie strutture del club rossoblù, per poi presentarsi ufficialmente alla stampa con una conferenza fissata per mezzogiorno.
In attesa delle sue prime dichiarazioni, il Genoa - per mezzo di un comunicato pubblicato sul sito della squadra - ha annunciato il tesseramento del portiere.
"Salvatore Sirigu, laureatosi questa estate Campione d’Europa con la Nazionale, è un nuovo giocatore del Genoa. Il portiere, nato a Nuoro il 12 gennaio 1987, ha già totalizzato 27 presenze con la maglia dell’Italia, 23 delle quali da titolare. Sirigu ha difeso i pali, tra le altre, di Paris Saint-Germain, Torino e Palermo. Oltre alla vittoria a Euro 2020, il giocatore ha conquistato quattro volte la Ligue 1, ha vinto quattro Supercoppe Francesi, tre Coppe di Lega francesi, due Coppe di Francia, una medaglia d’argento a Euro 2012 e una medaglia di bronzo nella Confederation Cup del 2013. Per due stagioni è stato eletto miglior portiere della Ligue 1. È sceso in campo 210 volte in Serie A TIM e 30 in Champions League e in carriera ha complessivamente parato in totale 13 calci di rigore".
LE PAROLE IN CONFERENZA
Sirigu si è presentato in conferenza stampa: prima un saluto al Torino, poi l'entusiasmo per questa nuova avventura. "Il Toro è stata una squadra importante dove ho lasciato il cuore, è stato un onore indossare quella maglia, storica. Ma ora mi preparo a indossarne un'altra altrettanto importante: qui mi sono sentito subito apprezzato, ricercato, benvoluto. Ed è stata la spinta più grande per accettare il Genoa. A fine carriera - ha detto Sirigu - mi volterò indietro e mi ricorderò di aver giocato con due squadre gloriose".
Al portiere campione d'Europa viene chiesto poi un parere su un suo ex compagno di squadra, il cui futuro è ancora in bilico: Belotti. "Non posso dire se debba restare al Toro o meno, gli ho soltanto consigliato di essere felice e di non prendersi troppe responsabilità. Lui ama il Torino e allo stesso tempo sa meglio di tutti cosa sia meglio per la sua carriera: saprà risolvere questa situazione".
MONDIALI E... NUMERO DI MAGLIA
Sirigu, che ha appena vissuto il sogno azzurro a Euro 2020, non si nasconde e pensa anche ai prossimi mondiali che si giocheranno in Qatar nel 2022: "Sì, ci penso, ma da qui a un anno e mezzo ci sono tantissime cose da fare. Resta uno stimolo, sia per chi come me ha vinto l'Europeo, ma anche e soprattutto per gli altri". Infine, una curiosità sul numero di maglia, il 57. Una scelta di famiglia: "E' il civico della casa dove sono cresciuto con i miei fratelli, l'hanno scelto loro e coinvolge anche i nostri genitori. E poi sommando cinque e sette esce fuori il mio numero di nascita".