Salvatore Sirigu, per questa Nazionale, è stato molto più di un semplice secondo portiere.
Ha giocato solo uno spezzone di partita ai gironi, ma il suo contributo si è sentito soprattutto fuori dal campo, dove ha sostenuto e motivato giorno dopo giorno la formazione azzurra con dei messaggi motivazionali: "È cominciata quasi per caso, alla vigilia della gara con la Turchia. Ci stavamo cambiando e non sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Ho scritto alcune frasi sul telefono, le ho salvate. E poi ho deciso di inviarle".
"Cerco di tramandare i valori. Gigio? Ha umiltà e testa sulle spalle"
Da quel giorno, i messaggi sono diventati imprescindibili per una squadra che in Sirigu vede un vero e proprio leader: "Ho cercato di tramandare principi e valori che mi sono stati trasmessi dai campioni frequentati in Nazionale". Da Cannavaro a Buffon, passando per De Rossi: "Ha dato anima e cuore per la nazionale, averlo con noi è stato speciale".
Oggi, a 34 anni, il ruolo di veterano è suo. Ma niente gerarchie: "Se posso trasmettere la mia cultura, volentieri. Senza forzature, però. Questo gruppo è bello perché discutiamo tutti assieme, giovani e vecchi, di cose serie e di stupidaggini".
Protagonista assoluto di questo Europeo è stato proprio il suo compagno di reparto Gigio Donnarumma, eroe ai calci di rigore: "Ciò che ci siamo detti prima dei rigori resterà sempre un segreto tra me, lui e Meret. Gigio ha umiltà e testa sulle spalle, perciò mi piace: i calciatori passano, gli uomini restano".
Ma per i paragoni con Buffon c'è ancora strada da percorrere: "Manteniamo toni soft. Gigi è l'unico che ha attraversato le generazioni al top".
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