Criscito-Pandev, esordio da tre punti per Nicola: subito decisivo Perin, 13 su 13 per Mimmo dal dischetto. Tra le proteste del Sassuolo per un gol annullato a Djuricic e un contatto tra Criscito e Berardi a dare il via al gol del 2-1, il Genoa torna a vincere e a sorridere.
‘LEONE IN GABBIA’: LA PARTITA DI NICOLA
Umiltà, senso di appartenenza e sacrificio: eccoli gli ingredienti chiesti e svelati da Nicola alla vigilia della sfida di Marassi per salvare il ‘suo’ Genoa. Una ricetta da imparare in fretta, per gettarsi alle spalle un 2019 da incubo e iniziare subito la rincorsa all’obiettivo salvezza. “E oggi in campo dopo soli cinque giorni si é già visto qualcosa, anche se c’è ancora una marea di lavoro da fare”. Chi ben comincia però - si dice - é a metà dell’opera, e allora ecco che il nuovo Grifone dell’ex Nicola ha preso la rotta giusta. Subito tre punti, una vittoria che in casa rossoblù mancava dal 26 ottobre scorso, esordio di Thiago Motta in panchina contro il Brescia. “Una vittoria pesante? Inutile girarci intorno, i risultati aumentano l’entusiasmo che non deve essere però figlio del risultato: dobbiamo migliorare tanto, ma qualcosa si é già visto”.
A vedersi é stata la mano e la carica di chi il Grifone lo conosce bene. Sette gli anni a correre sulla fascia maglia del Grifone sulle spalle per Davide Nicola, oggi come allora a consumare lo spazio di fronte alla panchina quasi a voler entrare in campo per dare una mano ai suoi nuovi ragazzi: “Più faticoso stare in panchina? - dove Nicola ha vissuto il rigore senza guardare Criscito battere - A me allenare piace anche più di quando giocavo, da giocatore però la tensione si scaricava di più, l’area tecnica è davvero piccola”. Oggi Nicola l’ha consumata, dando in continuazione consigli e indicazioni a Criscito e compagni. Fino al triplice fischio di Marassi, a liberarlo da quella ‘gabbia’: i giocatori abbracciati uno per uno, poi tutti in cerchio - staff compreso - a chiudere una giornata da ricordare e dalla quale partire.
MANI SULLA VITTORIA: WELCOME BACK PERIN
“Torno al Genoa per riconoscenza, sento di dover ridare indietro qualcosa al Grifone e alla sua gente: il sapore della sfida, il senso di appartenenza, l’amore per la città, la maglia con cui ho esordito in Serie A. Questo è quello che mi ha spinto ad accettare questa sfida". La nuova storia di Mattia Perin al Genoa é iniziata così, col messaggio del numero 1 a riabbracciare città, maglia, club e tifoseria che lo hanno visto muovere i primi passi e diventare grande. Un anno e mezzo dopo l’addio direzione Juventus, il portiere di Latina è tornato - in prestito secco fino a giugno - per aiutare il suo Genoa a restare in Serie A.
E la mano sui primi tre punti dell’era Nicola ha deciso di metterla subito: sesto minuto che scorre sui tabelloni del Ferraris, Locatelli appoggia indietro per Traorè che calcia a botta sicura con Mattia in volo a salvare il risultato. “Perin subito decisivo? lo Perin lo volevo già al Lumezzane, - il retroscena svelato da Nicola a fine gara - Radu è un portiere capace e molto forte ma io conoscevo lui: - ecco spiegato il motivo della scelta fatta tra i pali dal nuovo allenatore - iniziando questo percorso con i ragazzi la scelta è andata in questa direzione, nell’avere in campo giocatori che già conoscevo”. E che conoscevano l’ambiente Genoa. Da Behrami a Destro, passando (su tutti) per Mattia: capace di riprendersi il suo Genoa dopo soli sei minuti, per restituire al Genoa e ai suoi tifosi quelli che ha ricevuto.
GOL E COMPLEANNO: CRISCITO’S PARTY A MARASSI
Un bacio al Grifone e un’altro verso la tribuna per Mimmo, mani a formare un cuore direzione campo per il piccolo Alfredo: dal campo ai nuovi sky box di Marassi, giornata di gol e festa (di compleanno) oggi per la famiglia Criscito.
Da una parte il Capitano rossoblù capace di sbloccare il match del Ferraris tra Genoa e Sassuolo grazie al quarto gol della stagione, l’ennesimo realizzato su calcio di rigore: tredici realizzati su tredici battuti, un vero e proprio specialista infallibile dagli undici metri. Dall’altra parte nei nuovi spazi inaugurati allo stadio di Genova alla ripresa del campionato a farla da padroni palloncini inevitabilmente rossi e blu e il numero 8, ad indicare gli anni compiuti oggi dal primo figlio di Mimmo Alfredo, nato il 5 gennaio del 2012.
Festeggiati con un party speciale vista Ferraris nello Sky Lounge che il numero 4 del Genoa ha deciso di acquistare per il resto della stagione: da mamma Pamela al fratellino Alessandro, passando per gli amichetti e i genitori del difensore del Grifone, tutti presenti. Per esultare al gol di papà Mimmo, a dare il via all’importantissima vittoria del Grifone. Un gol la cui dedica è inevitabilmente per “mio figlio che oggi fa gli anni: - le parole di Criscito dalla pancia di Marassi - Oggi ci abbiamo messo tanto cuore, tanta grinta - suo il recupero del pallone a dare il via all’azione del 2-1 - per trovare questa vittoria.
Sono arrivati giocatori che sanno cosa vuol dire giocare per il Genoa, sono venuti a darci una mano e siamo contenti di avere questi uomini prima che calciatori con noi. Nicola? Quando si cambia il fallimento è di tutti, lui è genoano come tanti altri giocatori qui, ha trasmesso tanta carica e tante idee positive, ora dobbiamo pensare a lavorare”. Per dare continuità ai tre punti di oggi nel mini ciclo alle porte: Torino in Coppa Italia e Verona in trasferta, per poi capire e decidere come muoversi sul mercato. Missione salvezza appena cominciata, ma chi ben comincia...
(Credit foto 1: Genoa Cfc - Credit foto 2: instagram.com/mattiaperin)