Guardando la carta d’identità il rischio di rimanere sorpresi è decisamente elevato. 25 marzo 1996, 24 anni appena. Eppure il suo nome circola da così tanto tempo che in molti sono propensi a pensare a un errore. Invece no. Vittorio Parigini è un talento che – causa infortuni, problemi, sfortuna e anche qualche scelta sbagliata – forse il nostro calcio ha dimenticato troppo in fretta.
La fine, amara, dell’avventura al Torino, la squadra nella quale è cresciuto e dove – fosse dipeso solo da lui – sarebbe rimasto forse anche per sempre. Ma in casa granata evidentemente non tutti la pensavano così. "Mi fanno passare per infortunato quando è da agosto che sto bene...", lo sfogo dal calciatore sui social. Era ottobre 2019, esattamente un anno fa, il momento più buio per Parigini.
Il trasferimento al Genoa nel gennaio del 2020 e il prestito alla Cremonese in Serie B, con l’obiettivo di tornare a sentirsi protagonista dopo 9 lunghi mesi senza scendere in campo per poi rientrare al Genoa pronto e con la “gamba” giusta. Obiettivo centrato. A Cremona, Vittorio, ha piano piano ritrovato continuità e sempre più sorrisi: 15 presenze, 3 gol e 1 assist i numeri di una lenta ma costante rinascita, arrivata anche grazie all’affetto delle persone che gli sono sempre state vicine, dalla famiglia al suo agente, Beppe Galli.
Perché quella vissuta da Parigini è una trasformazione che va ben oltre il ruolo in campo – da seconda punta ad attaccante esterno capace di svariare su tutto il fronte offensivo – e riguarda un cambiamento dal forte profumo di rinascita a 360°.
Una svolta che adesso dovrà essere confermata sul campo, dove forse per la prima volta in carriera non avrà puntati addosso riflettori e aspettative, che comunque in lui restano alte, viste le potenzialità. Il ritorno al Genoa dove Maran, che lo conosce bene e lo stima, ha appezzato la determinazione negli allenamenti e quelle qualità che gli hanno garantito la permanenza in rosa e una nuova chance in Serie A, quella da non sprecare.
Per ritrovarsi e ripartire, cancellando l’amarezza per l’Europeo Under 21 di categoria saltato per infortunio nel 2019: un’assenza che l’allora Ct Di Biagio ha più volte sottolineato, rimarcando l’importanza avuta dal calciatore durante il suo biennio dove è stato tra i protagonisti assoluti. Passato, ormai. Il presente si chiama Genoa e la speranza di poter dare il suo contributo alla squadra fin da subito, dalla difficile trasferta di Verona contro l’Hellas. Un’arma in più per i rossoblù, per il presente e per il futuro. Perché Parigini ora sta bene e ha voglia di recuperare in fretta il tempo perso.