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Calendari fitti e infortuni: è davvero così? Numeri e confronto col passato

Uno sfogo duro, una posizione netta che ovviamente non è passata inosservata. Pep Guardiola non ha usato mezzi termini nei confronti di Uefa e Fifa, puntando il dito contro i calendari troppo fitti.

L’accusa di Guardiola

“I calciatori hanno bisogno di riposo, Uefa e Fifa li stanno uccidendo; da quando abbiamo iniziato la stagione non abbiamo mai avuto una settimana di stop. I calciatori sono esseri umani, non macchine”, le parole pronunciate dall’allenatore del Manchester City nelle scorse ore.


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De Laurentiis applaude Pep

Un pensiero che – tra gli altri – trova d’accordo anche Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. “Concordo completamente con quanto affermato da Pep Guardiola. Non si possono non tenere nella giusta considerazione i campionati nazionali e i relativi tifosi. Pep Guardiola infatti dice: "troppe gare, Uefa e Fifa stanno uccidendo i calciatori. E' quanto sostengo anche io da quando ho iniziato a interessarmi di calcio! Finalmente una persona intelligente e responsabile. Grazie Guardiola”, ha scritto su Twitter il numero uno del club azzurro.


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Cosa dicono i numeri

Il Manchester City ha già disputato 48 partite in stagione: fino a questo momento la squadra di Guardiola ha giocato 31 volte in Premier League, 9 in Champions, 4 in FA Cup e 4 in Coppa di Lega (Carabao Cup). L’esordio stagionale per la formazione inglese è avvenuto lo scorso 21 settembre, analizzando mesi e numeri emerge che il City ha giocato in media una partita ogni 3.5 giorni. Se la squadra di Guardiola dovesse andare fino in fondo in tutte le competizioni in cui è ancora in corsa, terminerebbe la stagione giocando ben 62 partite.


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Il Napoli di Gattuso, invece, fino a questo momento della stagione ha disputato 41 incontri ufficiali: 28 in Serie A, 8 in Europa League, 4 in Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Gli azzurri hanno iniziato la stagione lo scorso 20 settembre e fino a oggi hanno giocato in media una partita ogni 4.04 giorni. Napoli che, essendo in corsa solo in campionato, concluderà l'attuale annata sportiva disputando 51 partite complessive.

Il confronto con il passato

Nella nostra analisi abbiamo confrontato le ultime due stagioni di Manchester City e Napoli – squadre “campione”: il 2018-2019, ultima annata pre-Covid e il 2019-2020, annata fortemente condizionata dalla pandemia.


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Nel 2018-2019 il Manchester City ha disputato 61 partite, iniziando a giocare il 5 agosto 2018 e concludendo l’annata il 18 maggio 2019: in media 1 gara ogni 4.6 giorni. Nel 2019-2020 la formazione inglese è scesa in campo in 59 occasioni: stagione iniziata il 4 agosto 2019 e interrotta l’8 marzo causa lockdown, poi ripresa il 17 giugno 2020 e conclusa il 15 agosto 2020: in media 1 partita ogni 4.6 giorni.

Nel 2018-2019 il Napoli ha giocato complessivamente 52 partite, iniziando la stagione il 18 agosto 2018 e concludendola il 25 maggio 2019: in media 1 gara ogni 5.3 giorni. Nel 2019-2020, la squadra azzurra ha iniziato l’annata sportiva il 24 agosto 2019, interrompendola il 29 febbraio 2020 causa lockdown; stagione ripresa il 13 giugno 2020 e conclusa l’8 agosto 2020. Totale gare disputate 51, con una media di 1 partita ogni 4.8 giorni.


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Infortuni a confronto

Guardiola e De Laurentiis hanno dunque puntato il dito contro le tante gare ravvicinate – e i numeri confermano -, condizione questa che potrebbe condizionare in negativo lo spettacolo in campo a causa magari della stanchezza dei calciatori impegnati. Tante partite in minor tempo non è però sinonimo di un numero più elevato di infortuni, almeno nei singoli casi di Manchester City e Napoli. I dati – sempre relativi alla stagione 2018-2019 (l'ultima prima del Covid), quella scorsa e quella ancora in corso – non sempre vanno in questa direzione.


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Usando come campione le prime 29 giornate di Serie A delle ultime 3 stagioni, gli azzurri sono passati da 94 giornate saltate dai propri giocatori per infortunio nel 2018-19, alle 104 nella stagione scorsa, fino alle "sole" 76 di questa. Prendendo in considerazione invece le prime 30 giornate di Premier League nello stesso arco temporale, il City ha avuto il picco di assenze fra la stagione attuale, 134 gare, e il 2018-2019, con 127 gare saltate per infortunio. Nella stagione scorsa invece, probabilmente anche per via dell'interruzione dei campionati dovuta al Covid che ha permesso ai giocatori di riposare per quasi due mesi, le partite saltate dai giocatori di Pep Guardiola sono state 112. 

Manchester City, le gare saltate per infortunio (alla 30^ giornata di Premier):

2018-2019: 134

2019-2020: 112

2020-2021: 127

Napoli, le gare saltare per infortunio (alla 29^ giormata di Serie A)

2018-2019: 94

2019-2020: 104

2020-2021: 76

L'analisi

I dati che emergono da questa analisi confermano come in questa stagione i giocatori siano chiamati a uno sforzo fisico maggiore a causa della stagione più compressa che comporta dunque una serie di impegni sempre più ravvicinati.


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Un altro importante aspetto da considerare rigurda il tempo trascorso dalla fine di una stagione sportiva all'inizio di quella successiva. Il City ha disputato la prima gara della stagione 2020-2021 37 giorni dopo l’ultima partita dell’annata 2019-2020; nella stagione precedente la pausa era invece stata di 78 giorni. Numeri simili anche per il Napoli che è passato da una pausa di 91 giorni tra la fine dell’annata sportiva 2017-2018 e l’inizio della stagione 2018-2019, ai 43 giorni dall'ultima partita 2019-20 alla prima del 2020-21.

I dati inoltre non tengono in considerazione delle partite giocate dai calciatori con le rispettive nazionali, che in una stagione accorciata come quella attuale limitano ancora di più il riposo degli altleti coinvolti.

(in collaborazione con Roberto Ugliono e Paolo Borella)