Un autogol di Yarmolenko e il Galles torna al Mondiale dopo 64 anni. Era dal 1958 che i britannici non prendevano parte alla competizione. Per intenderci, quando è nato il mito di Pelè con la doppietta in finale contro la Svezia. I tempi cambiano e ora il Galles si prepara alla nuova sfida. Non è passato così tanto tempo dal terzo posto agli Europei del 2016 che aveva lasciato tutti a bocca aperta.
Nel girone di qualificazione, Bale e compagni sono arrivati al secondo posto dietro al Belgio e solo un punto avanti la Repubblica Ceca. Con una doppietta dell’ex Real battono l’Austria passando al secondo e ultimo turno dei playoff, poi rimandato per l’invasione russa. Al Millenium Stadium di Cardiff, la nazionale di Robert Page ha conquistato la qualificazione contro l’Ucraina.
Page: dalla Serie C alla Nazionale
Sarà dunque Robert Page a guidare il Galles allo storico ritorno ai Mondiali. Lui che si è ritrovato per caso sulla panchina della nazionale. Gallese fino al midollo della contea di Rhondda Cynon Taf, nel novembre del 2020 è stato chiamato a sostituire Ryan Giggs, incriminato per atti di violenza domestica. L’ex Manchester United aveva conquistato la qualificazione agli Europei e stava lottando per la promozione nella Lega A della Nations League. Con pochi mesi di preparazione, Page, già nello staff di Giggs, completa l’opera: promozione in NL e ottavi di finale agli Europei.
Risultati inaspettati guardando il curriculum dell’allenatore. Da giocatore era un difensore centrale. Cresciuto nel vivaio del Watford, con loro conquista anche una promozione in Premier League. Da lì Sheffield United, Cardiff, Coventry e la vittoria di un campionato di Serie D inglese con il Chesterfield. Inizia la carriera da allenatore non appena tolti gli scarpini con le giovanili del Port Vale. Con la squadra di Burlsem, fa tutta la scalata fino alla prima squadra. Poi il Northampton Town, vice al Nottingham Forest e l’arrivo nelle nazionali giovanili del Galles. Dal marzo del 2017 è l’allenatore contemporaneamente dell’Under 17, l’Under 19 e l’Under 21. Nel 2019 entra nello staff della nazionale maggiore con il suo ex compagno con il Galles Giggs. E ora si ritrova a guidare la sua nazionale a un Mondiale. Dalla Serie C inglese alla Coppa del Mondo nel giro di 5 anni. La stranezza del calcio in una carriera.
Come gioca il Galles di Page
Con ogni probabilità, Page si affiderà al 3-4-2-1, che all’occorrenza può diventare un 3-4-3. In porta ci sarà Hennessey del Nottingham Forest, terzo nella classifica delle presenze in nazionale. La linea difensiva sarà formata dal centrale del Tottenham Ben Davies, la giovane promessa Rodon e Ampadu dello Spezia. Proveranno a giocarsi il posto anche Cabango e Chris Gunter, recordman di presenze in nazionale, leggenda del Galles e convocato nonostante ora giochi nella Serie D inglese. Sulle fasce a destra agirà Roberts mentre a sinistra Neco Williams, talento del Liverpool in prestito al Nottingham Forest.
A centrocampo due dei pilastri del nuovo corso del Galles: Aaron Ramsey, vecchia conoscenza della Serie A con la maglia della Juventus, e Joe Allen, fedelissimo di Page che in conferenza stampa ha detto che non lo avrebbe mai lasciato a casa nonostante qualche problema fisico. Questi fastidi continuano ed eventualmente al suo posto giocherebbe Levitt. Dietro alla punta centrale Gareth Bale, sulla trequarti ci saranno l'ex Manchester United Daniel James e Brennan Johnson. La seconda punta del Nottingham Forest si giocherà il posto con Kieffer Moore.
Alla squadra saranno agreggati due giovani talenti che faranno solo il ritiro con la nazionale senza però poter giocare il Mondiale. Si tratta di Jordan James del Birmingham e Luke Harris del Fulham. Il primo 2004, l'altro 2005 hanno ricevuto la prima convocazione nella maggiore nel marzo scorso senza però mai esordire. Page però si è detto piacevolmente sorpreso da loro e vuole farli integrare alla squadra come ricambi per le vecchie generazioni.
Bale, la stella che torna a risplendere con il Galles
108 presenze e 16 anni dopo il debutto, è ancora Gareth Bale la stella del Galles. Fresco vincitore della MLS insieme a Chiellini con il Los Angeles FC, l’ex Real Madrid è chiamato trascinare la sua nazionale. L’autogol di Yarmolenko che ha fatto vincere lo spareggio decisivo al Galles parte da una punizione proprio di Bale. Nonostante non sia più il Mister 100 milioni di una volta, in nazionale ha dimostrato di poter ancora dire la sua. Il Galles torna al Mondiale e il suo miglior marcatore di sempre vuole scrivere ancora la storia. D’altronde grazie a Bale un intero movimento calcistico si è mosso in Galles. Dal 2006, quando lui ha esordito, di cose ne sono cambiate. Il suo primo gol con il Galles lo segna alle qualificazioni agli Europei del 2008. Diventa il più giovane marcatore di sempre della nazionale, ma perde ben 1-5 contro la Slovacchia.
Dopo 10 anni da quella partita, Bale trascina il suo Galles alla prima partecipazione agli Europei nel 2016. Non contento scrive la storia portando la nazionale al terzo posto perdendo solo in semifinale contro il Portogallo, poi campione. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. 64 anni dopo, il Galles torna a un Mondiale e c’è ancora Gareth Bale che vuole scrivere un altro pezzo di storia. Però dovrà fare a meno del golf. "In Qatar non avremo abbastanza tempo: ci sarà una partita ogni quattro giorni. È impossibile, non vogliamo distrazioni. Abbiamo valutato insieme che ci saranno da fare altre cose": così il ct Page a proposito dell’hobby preferito di Bale. Però, come recitava la sua bandiera, "Wales. Golf. Madrid. In that order." Se l’ordine è rimasto questo, i gallesi possono dormire sonni tranquilli.
I convocati
Portieri: Hennessey, Ward, Davies;
Difensori: Davies, Cabango, Lockyer, Rodon, Mepham, Ampadu, Gunter, Williams, Roberts;
Centrocampisti: Thomas, Allen, Smith, Levitt, Wilson, Morrell, Williams, Ramsey, Colwill;
Attaccanti: Bale, Moore, Harris, Johnson, James.
