Playoff Serie B, colpo dello Spezia a Frosinone. Ora la A è a un passo
Gyasi alla metà del primo tempo firma l’impresa nella gara di andata. Giovedì al Frosinone servirà vincere al Picco con due gol di scarto
Felice, collettivo e verticale. Lo Spezia che passa a Frosinone non ha il romanticismo di Soriano, ma il marchio di Vincenzo Italiano. Estetica e concretezza, squadra a immagine somiglianza del suo allenatore. Tanta corsa, tonnellate di sacrificio e il guizzo quando serve. La giocata che manda i liguri a casa con un vantaggio enorme nasce dal genio di Maggiore, talento locale che spezza la difesa avversaria con un assist di prima per Emmanuel Gyasi. Il suo inserimento si chiude con un sinistro incrociato. “È un’azione che abbiamo provato spesso in allenamento”, racconta il ghanese di Palermo all’intervallo. Il suo nono gol in stagione, il più importante. Una rete segnata nello stadio che fu di Moreno Longo, l’allenatore che lo aveva lanciato nelle giovanili del Torino. All’epoca era il pupillo di Immobile, quest’anno sta dimostrando di essere degno della sua stima. Freddo nella realizzazione, caldo nell’esultanza. Balletto celebrativo, una continuazione delle danze fatte con la sua compagna Carolina durante il lockdown. Da Instagram al Benito Stirpe, dal Sudtirol a 90 minuti dalla serie A.
Ride lo Spezia, piange il Frosinone, chiamato nuovamente a rimontare nei playoff. A Cittadella nel primo turno era stato capace di risalire da un 2-0, col Pordenone ha ribaltato la sconfitta interna e adesso si trova nella stessa situazione. Con un ulteriore svantaggio: giovedì 20 non potrà contare su Federico Dionisi, diffidato alla vigilia e ammonito nel primo tempo. Servirà il sinistro di Camillo Ciano, lasciato a sedere a inizio partita nonostante i tre gol segnati nelle ultime quattro partite. Ma oltre alla magia del fantasista di Marcianise, sarà necessaria una maggiore aggressività per spezzare il palleggio altamente qualitativo dello Spezia. La mossa di mettere Rohden su Ricci non ha dato i frutti sperati. Ospiti padroni del possesso e bravi ad appoggiarsi su Nzola e Galabinov facendo salire gli esterni. Una superiorità sulle fasce certificata dal doppio dei cross piovuti in mezzo contro un Frosinone schierato con un 3-4-1-2 che ha avuto poco sviluppo in ampiezza.
Nonostante questo, le occasioni sono arrivate anche per i giallazzurri, soprattutto con Paganini che ha sfiorato due volte il pareggio e con il neoentrato Tribuzzi stoppato da Scuffet, giunto al quattordicesimo clean sheet stagionale. Alla fine lo Spezia sfiora anche il raddoppio, con un 'Mbala Nzola che di sinistro calcia sopra la traversa un rigore in movimento. Terzi chiude con i crampi ma anche con il sorriso di chi sa di essere a un passo dalla promozione. Pochi giorni fa lo Spezia ha rimontato un doppio svantaggio contro il Chievo di Aglietti. Giovedì 20 potrà gestire. Ma difficilmente, conoscendo il suo allenatore lo farà. Felice, collettivo e verticale. E ora il traguardo è davvero lì.