Più di mille tifosi davanti al Franchi. Poi anche decine di ruspe e il direttore generale della Fiorentina Joe Barone che parla commosso alla folla. E' stato un pomeriggio di fuoco a Firenze, con la tifoseria che si è resa protagonista di una manifestazione per il nuovo stadio e contro l'idea del Franchi come monumento intoccabile: "Saremo al fianco di chi vuol bene alla Fiorentina e rispetta i suoi tifosi, la sua storia e la sua identità", quanto era stato scritto sul comunicato. Detto, fatto.
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Il corteo è partito dal parcheggio della Coop di Ponte a Greve. Poi, intorno alle 19:50, il tutto si è spostato verso lo stadio. All'esterno decine di gru e uno striscione con l'immagine di una ruspa che butta giù le curve del Franchi.
Commosso, appunto, Joe Barone che ha chiamato al telefono il presidente Rocco Commisso prima di prendere la parola: "Vi vogliamo ringraziare perché oggi avete dato un messaggio molto importante - le sue parole - Il messaggio è chiaro da parte della Fiorentina. Se nel vostro stadio, cioè il Franchi, ci sarà la possibilità di fare degli interventi, allora questo diventerà il nostro stadio. Se la legge non cambia, invece, dovremo andare da un'altra parte".
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Tradotto, a Campi Bisenzio. E' qui, ad una ventina di chilometri da Firenze, che potrebbe sorgere il nuovo stadio della Fiorentina. I terreni sono stati già opzionati e uno stadio fuori città potrebbe diventare realtà. Uno scenario che il sindaco Nardella in primis vorrebbe evitare. Commisso, stufo di burocrazie e vincoli, continua a correre veloce.