'Noi stiamo con Rocco'. Quattro semplici parole che però rappresentano lo stato d'animo di un'intera tifoseria. Quella della Fiorentina, che si stringe forte intorno al suo presidente. Lo fa tappezzando la città di striscioni, in tutti i suoi punti nevralgici. Da Piazza della libertà allo stadio, da Piazzale Michelangelo all'aeroporto. Da Piazza della Signoria a Novoli, cioè laddove sarebbe dovuto sorgere il nuovo stadio.
Caos nuovo stadio
Ecco, c'è il nuovo stadio alla base di tutto. Il presidente Rocco Commisso lo ha fin da subito messo al centro del suo progetto, in cima alle priorità così come il nuovo centro sportivo. L'unico modo, di fatto, per alzare veramente l'asticella e garantire alla Fiorentina la possibilità di poter lottare con le grandi. Tanti gli incontri con il sindaco Nardella, tante però anche le difficoltà.
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Cosa è successo
Sfumato il progetto Mercafir, ovvero l’ipotesi originaria di costruire un nuovo impianto nell’area occupata dal Mercato Ortofrutticolo di Firenze a nord-ovest della città, ha subito un brusco stop anche l'idea del restyling del Franchi, che nelle intenzioni della Fiorentina avrebbe dovuto portare all'abbattimento delle due curve per avvicinarle al campo e per creare spazi per attività commerciali. La soprintendenza ha più volte detto no, in quanto parliamo di uno stadio soggetto al vincolo di patrimonio artistico e quindi praticamente intoccabile.
La rabbia di Commisso
Resta viva la terza opzione, costruire cioè il nuovo stadio fuori città , nella vicina Campi Bisenzio. Una soluzione che sicuramente non convince il sindaco di Firenze Dario Nardella: "I vincoli sono inaccettabili - aveva tuonato il primo cittadino - io sto con chi vuole investire nella società". Commisso, però, è infastidito. Si sente bloccato e ha lasciato trasparire un malcontento forte, lasciando addirittura temere un clamoroso addio ad appena un anno dal suo arrivo. Per questo la tifoseria viola ha deciso di stringersi intorno a lui: "Io sto con Rocco". La posizione della città è chiara.