Il gol di Okaka al 43' del primo tempo aveva palesato i fantasmi di Cesena. Due gol di vantaggio come contro lo Spezia, la maglia bianconera ad accomunare l'Udinese alla squadra di Italiano che, solo una settimana prima, aveva rimontato i viola, costringendo Commisso a prendere la parola e a confermare Iachini. A scacciare ogni tipo di paura, però, ci ha pensato sempre lui, Gaetano Castrovilli: inizia la ripresa, passano sei minuti, palla di Biraghi e destro violento che non lascia scampo a Nicolas. 3-1 e sospiro di sollievo. Il classe 1997 è il primo giocatore della Fiorentina a segnare in almeno tre delle prime cinque partite stagionali in Serie A da Giuseppe Rossi nel 2013/14. Pepito, che chiuderà quella stagione a quota 17 e con l'ennesimo infortunio al ginocchio, ne segnò due alla seconda di campionato sul campo del Genoa. 5 a 2 per i ragazzi di Montella, guidati da Rossi e Mario Gomez. La coppia che poteva essere ma che non è mai stata. Gaetano, invece, è lì. Sorride, esulta. Vuole continuare a farlo.
L'ultima doppietta a Nesta
L'ultima doppietta l'aveva segnata il 30 dicembre del 2018, al suo secondo anno di B con la Cremonese. Dall'altra parte il Perugia di Nesta, bastonato in uno Zini silenzioso. Prima un colpo di testa, poi un bellissimo destro a giro sul palo più lontano. Nel mezzo pure l'assist per Piccolo. Era l'ultima del girone di andata e lui giocava ovunque. Trequartista ma anche ala, versatilità tipica di un giovane in cerca di identità. Quella che ormai ha trovato, anche grazie a Iachini. Interno in un centrocampo a cinque, sempre più bravo ad inserirsi e a trovare il gol proprio come il suo allenatore gli aveva chiesto a inizio stagione. Dopo gli allenamenti resta in campo qualche minuto in più per provare e provare ancora. E' già a quota 4 reti in campionato, dopo quelle a Torino e Inter. Poi la tendinite lo ha frenato un po', costringendolo a saltare la Nazionale e ad una prestazione negativa con lo Spezia. Un piccolo passo falso già alle spalle.
Al fantacalcio lo prendeva solo il cugino...
Nella scorsa stagione aveva impiegato 11 giornate per segnare tre gol, poi niente fino alla fine del campionato. Si è già già superato dunque: "Con lui abbiamo lavorato tanto, deve essere più determinato", ha confermato Iachini nel post partita. Contro il Torino ha segnato la prima rete del campionato, primo viola a riuscirci dai tempi di Rui Costa, che nel 98 indossava la sua 10.
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21 anni dopo ha trovato il suo primo gol in Serie A, a San Siro contro il Milan di cui da bambino era tifoso grazie a Kakà, suo idolo: "Il primo che mi ha comprato al Fantacalcio è stato mio cugino Antonio - svelò - mi ha pagato un fantamilione. Io non mi sono comprato". Beh, oggi le cose sono decisamente cambiate.