Il primo gol in A, a San Siro contro quel Milan per cui da ragazzo faceva il tifo. Poi il rinnovo del contratto con la Fiorentina. Per Gaetano Castrovilli sono stati 12 giorni bellissimi. Il tutto poteva sfociare nella convocazione in Nazionale, per cui però c'è ancora da aspettare: "Lavoro con la stessa fame di sempre e spero di arrivarci. Incrocio le dita", ha racontato sorridendo in esclusiva a Radio Selene.
Dopo due anni in B, adesso gioca da protagonista con la maglia viola addosso: "Devo ancora realizzare tutto, sono contento per me e per la mia famiglia". Che di sacrifici ne ha fatti, perché quando Gaetano giocava a Bari papà e mamma lo portavano tutti i giorni aventi e indietro da Minervino: "Sono contento, finalmente sto ripagando quanto ha fatto la mia famiglia. Quando stavo per smettere a 12 o 13 anni - perché vedevo i genitori in difficoltà - mio zio mi ha detto di non mollare e di andare avanti".
Ora la Fiorentina gli ha anche rinnovato il contratto fino al 2024: "Sono felicissimo dell'amore dei tifosi, della fiducia loro e dell'allenatore. Sono rimasto umile grazie ai miei genitori, che mi hanno insegnato i valori, non smetterò mai di ringraziarli". Chiosa anche sul periodo nelle giovanili del Bari: "Avverare il sogno di mio nonno, grande tifoso, è stato emozionante. Sarebbe impazzito di gioia. Purtroppo è volato via via prima, ma mi ha guardato da lassù. Il Bari presto risalirà".
Beato, intanto, chi lo ha preso al fantacalcio quando ancora era una scommessa tutta da scoprire: "Il primo che mi ha comprato è stato mio cugino Antonio - ha svelato - mi ha pagato un fantamilione. Io non mi ero comprato, poi i compagni di squadra mi hanno tirato in ballo e ho deciso di partecipare. Sta andando bene".
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