679 giorni. Tanto è passato dall'ultimo gol di Riccardo Sottil in Serie A, prima di quello (bellissimo) segnato contro la Salernitana nell'ultimo turno (il secondo stagionale, dopo quello europeo segnato al Cukaricki). Quattro giorni dopo trova anche la rete del pareggio contro il Parma agli ottavi di Coppa Italia. Nel mezzo un'operazione, le ricadute e una concorrenza, sulla trequarti della Fiorentina di Italiano, molto competitiva.
Casa, musica e Fiorentina
Rimanere a ventitrè anni a lungo lontano dal campo è dura. Sottil lo sa bene. L'operazione subita nel novembre del 2022, seguita nel corso dell'anno da altri infortuni muscolari, hanno impedito al giocatore di dare una mano ai compagni e di proseguire la propria crescita nel corso della scorsa stagione. Un periodo difficile per un calciatore, dal quale ne è uscito soprattutto grazie all'aiuto della famiglia, e quella del numero 7 viola è molto stretta, ancor di più dall'immediato post-operatorio e nel corso del recupero.
Casa, musica e... calcio. Sì, un affare di familglia per i Sottil, con Riccardo che ha seguito le orme del padre Andrea, ex difensore e ora allenatore (ultima esperienza all'Udinese), idolo e punto di riferimento agli occhi del figlio. Tante le ore spese, già in infanzia, a giocare assieme o a guardare le partite alla televisione, soprattutto le giocate di Cristiano Ronaldo. Chissà quante volte avranno visto il portoghese rientrare dalla sinistra sul destro, segnando sul palo lungo, così come quello segnato proprio da Riccardo alla Salernitana. La chiusura di un cerchio, con una dedica proprio alla famiglia, che sempre gli è stata vicina negli ultimi anni.
Adesso che si è rilanciato, Sottil vuole volare alto. Musica in cuffia prima di scendere in campo, e voglia di determinare. D'altronde, seppur ancora giovane, Sottil è già uno degli elementi con più esperienza nello spogliatoio. Con Mandragora, Ranieri e capitan Biraghi Sottil forma un nucelo forte, di matrice italiana, al centro di una Fiorentina che vuole continuare a stupire.