Pradè l'ha rifatto. Conferenza stampa fissata all'ultimo momento, l'inizio che slitta di almeno 50'. Badelj non è la prima sopresa che il direttore sportivo viola regala alla sua gente e ai giornalisti. Una cosa analoga accadde nel 2013, quando fu annunciato in maniera abbastanza colorita il rinnovo di... Cristiano Lupatelli. Portiere di riserva, quello che di solito non gioca quasi mai ma che nello spogliatoio è fondamentale.
Per questo Pradè decise di rendere pubblica con tanto di show la notizia del prolungamento di un anno del classe 1978, che oggi allena i numeri uno della Juventus U23. L'allora direttore tecnico Eduardo Macia e l'amministratore delegato Sandro Mencucci al suo fianco. In sala stampa presenti anche Viviano, Aquilani, Migliaccio e il capitano Pasqual: "Abbiamo saputo che te ne vai - scherzano - Sì, vado all'Ikea", la risposta ironica di Lupatelli. E via di risate.
Badelj è stato accolto con meno ilarità ma altrettanta gioia: "Sarà l'acquisto più importante che farò in questa sessione", dirà Pradè. Perché, oltre alla tecnica, in una squadra servono anche carattere, personalità e lealtà: "Lo volevo fin dal primo luglio - spiega - ci darà senso di appartenenza. Lo ringrazio perché ci ha aspettato con grande pazienza".
Nella prima telefonata con Commisso gli viene chiesto dal presidente quali intenzioni abbia, su chi voglia puntare: "Il primo nome fu Badelj - svela Pradè - volevo uomini che sentissero la maglia, anche se in questo caso c'erano delle difficoltà economiche (il giocatore era andato via a zero". Il croato, da parte sua, si è ridotto l'ingaggio: "Tanto nel calcio non si guadagna male", ha scherzato. Adesso Montella potrà giocare col vertice basso, a tre o a due.
"Non ci siamo dati obiettivi sportivi, la nostra intenzione è ripartire da una squadra che gioca bene a calcio, da una squadra che riporta entusiasmo e che è competitiva. Commisso ha voglia di alzare un trofeo, dobbiamo dargli tempo".
