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Lirola, l’uomo di Iachini che ha steso la Dea

La puoi giocare anche di mercoledì alle 15, quando mezza città è a lavoro e allo stadio sono appena in 13mila. Il risultato, però, è sempre lo stesso: gol, emozioni, colpi di scena. Fiorentina-Atalanta, è sempre la stessa storia. Coppa Italia, l'anno scorso fu semifinale, ora ottavi. Cambia qualcosa? Poco. 


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Il punteggio per esempio. Il 27 febbraio scorso finì 3-3. Diverse anche le scelte di Gasperini (LEGGI QUI il suo sfogo post partita), che schierò il Papu, Ilicic e Zapata dal 1'. Tutti e tre, questa volta, seduti comodamente in panchina. L'importanza della gara è minore e i nerazzurri hanno ancora Champions e campionato. Però al Franchi non vincono da 27 anni, dai tempi di Ganz e Rambaudi. E con la Fiorentina hanno vinto solo due delle ultime dieci partite.

La rinascita


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Dovranno rimandare pure questa volta. Il colpevole si chiama Pol Lirola, che in una manciata di secondi ha trasformato i mugugni in applausi. Giusto il tempo di caricare il destro e di lasciar partire un diagonale che non lascia scampo a Gollini. La Fiorentina, nel frattempo, è rimasta in dieci per il rosso a Pezzella, ma passa comunque il turno: "Ho letto tante pagine di giornale sull'Atalanta, ma oggi siamo stati meglio noi", esulta Commisso in zona mista. Domani mattina ripartirà per New York. Salirà sull'aereo con il sorriso, perché con Iachini sono arrivate due vittorie e un pareggio in tre partite. 

Si gode anche Cutrone, che non giocava titolare dal 30 ottobre. Si gode il terzino spagnolo, che conosce Iachini dai tempi di Sassuolo. Veniva da sei panchine di fila, perché Bucchi gli preferiva Gazzola. Sotto la sua gestione è sceso in campo 19 volte, saltando il finale di campionato per l'infortunio al menisco. La Fiorentina in estate ci ha investito tanto, nella speranza di rompere finalmente la maledizione del terzino destro. I numeri, però, non erano quelli sperati. 18 presenze, nè un gol, nè un assist. Troppo poco. 


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Accontentato


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"Sono convinto che abbia le potenzialità per riprendersi e dare il meglio. Ha un carattere troppo tenero, deve diventare un po' più ignorante perché si possa adattare il prima possibile. Voglio che dimostri il valore che giustamente in estate gli ha dato la Fiorentina". Iachini lo scuote così al suo arrivo a Firenze. Gli chiede più grinta, più carattere. Lui lo ripaga, regalandogli San Siro. Do ut des. Nel calcio è sempre così. Ah, Fiorentina-Atalanta si rigioca il 9 febbraio. Un consiglio: non prendete impegni.