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Il polacco, vera maledizione per l’Atalanta, segna il sesto gol in 5 partite da quando è arrivato a Firenze

 

Il Piatek dei record

E’ tornato a segnare per due volte di seguito in Serie A come non gli accadeva dal 2019. Era la fase più bella della sua carriera: 19 gol in 21 gare in sei mesi col Genoa, poi San Siro, dove prende il posto di Higuain volato al Chelsea. Il volto sorridente di chi, da sempre tifoso del Milan, stava realizzando un sogno. La soddisfazione di Maldini, Gazidis e Leonardo, convinti di aver messo fine alla maledizione del 9. Un’illusione, perché Piatek segnerà tanto fino a giugno, poi prenderà la maglia numero nove – appunto – e sparirà fino a Natale, quando a Milano arriva Ibrahimovic e lui si ritrova a fare le valigie destinazione Berlino.

 

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Piatek esulta con la maglia del Milan

 

Che impatto con la Fiorentina

Il resto è storia recente, con la Fiorentina che a gennaio lo strappa a sorpresa al Genoa. Sembrava il vice Vlahovic, invece ha proprio preso il suo posto. E bene, perché sei gol in cinque partite forse non se li immaginava nemmeno lui. La metà all’Atalanta, poi Napoli e Spezia.

 

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Piatek dopo la vittoria sull’Atalanta: “Crediamo all’Europa

Sembra un dejavù, con Commisso a fregarsi le mani come faceva a suo tempo Preziosi, che lo comprò dal Craiova mentre era in vacanza a Ibiza e che dopo i 9 gol nelle prime sette giornate di Serie A forse si era convinto di aver preso il nuovo Lewandowski. Lui che aveva messo le mani anche su quello originale, prima che il procuratore cambiasse le carte in tavola: “In Italia nessuno mi conosce? Meglio, almeno i difensori non sapranno come marcarmi!“, furono le prime parole di Piatek una volta sbarcato in Serie A. Adesso lo conoscono un po’ di più, ma sembra non contare poi così tanto.