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Prestiti e calciomercato, la Fifa: “Consigliamo gli accordi tra i club”

Fifa Covid-19 FAQ. Si chiama così il documento stilato oggi per rispondere a uno dei temi più caldi della stagione calcistica attuale: come ci si comporterà con i prestiti in corso? Quando scadranno? Ventisette pagine di domande, ventisette di risposte, per cercare di dare una linea, un orientamento, ai club che dovranno regolamentarsi nel modo migliore possibile sulla questione del 30 giugno 2020, quando in teoria dovrebbero terminare i prestiti della stagione.


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"Nessun potere di cambiare unilaterlamente le cose"

Dovrebbero, perché la stagione è stata prolungata. Ovunque. O chiusa anticipatamente. Un bel problema, a cui la Fifa non ha dato una risposta netta, significativa, ma un parere. Un monito ai club, a cui è stato esplicitamente chiesto un accordo preventivo, così da rendere più semplice ogni operazione. "La Fifa" si legge, "non ha alcuna autorità per prolungare o modificare unilateralmente i termini e le condizioni già stabilite". Ma al contempo "crede fortemente che per sia importante muoversi collettivamente e suggerisce di prolungare le varie scadenze per rispettare tutte le parti in campo".


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Questa è la misura chiave: "Un accordo tra tutte le parti". Nessuno, secondo la Fifa, potrà decidere uniltaralmente: tutte le componenti (club attuale, club proprietario e naturalmente il giocatore) dovranno essere d'accordo per continuare così fino al termine della stagione. E se ciò non dovesse avvenire? Allora il giocatore rientrerà alla base. Ma potrà essere impiegato dal nuovo/vecchio club? La priorità è di "far completare la stagione alle squadre" (e quindi al club in cui attualmente si trova il giocatore), "per mantenere regolare l'andamento del campionato, tutti i club sono incoraggiati a trovare un accordo per posticipare la scadenza del contratto". Inoltre, si permetterà di tesserare un calciatore che giocava in un club francese, olandese, belga o scozzese, vale a dire in squadre di campionati già conclusi.


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Sul calciomercato

Tutto questo causerebbe però grandi squilibri: dal punto di vista contabile (in che bilancio inserire i prestiti?), a quello sportivo (il rientro da un prestito potrebbe rafforzare una squadra anticipatamente). Ciononostante, specifica la Fifa, i contratti possono essere sospesi se non è possibile un accordo collettivo e se la situazione finanziaria del club non permette alternative. La stessa cosa riguarda le possibili rinegoziazioni: un trasferimento già concordato (per esempio quello di Petagna al Napoli) potrà essere rivisto nei suoi termini economici solo se tutte le parti coinvolte daranno il benestare. In sostanza, la Fifa auspica buonsenso da parte di tutti, in attesa di una riunione in programma lunedì con i club, le leghe e i calciatori, dalla quale con ogni probabilità uscirà un documento ufficiale. E resta anche il nodo calciomercato: le federazioni possono chiedere fino a 10 giorni dall'inizio fissato per la sessione (quindi 10 giorni prima del 1 luglio) di spostare le date. La finestra, però, non potrà superare le 12 settimane. Deve essere unica e non si potrà svolgere mentre il campionato è in corso. (qui tutti i dubbi sulla Serie A e l'Italia).