Licenziati dal Sion con effetto immediato, e senza preavviso: “Siamo rimasti scioccati, non ce l’aspettavamo”. Parola di Mickael Facchinetti, 29 anni, difensore, uno dei 9 giocatori rimasti senza contratto all’improvviso (insieme a Doumbia, Kasami, Djourou, Lenjani, Ndoye, Kouassi, Song e Zock).
Cos’è successo? Il presidente del Sion, Christian Constantin, alle prese con l’emergenza legata al coronavirus, ha deciso di privarsi di una parte importante della rosa: “Su Whatsapp abbiamo ricevuto questo documento - spiega Mickael a gianlucadimarzio.com - dovevamo scegliere se ridurci o meno il salario e accettare la situazione. Non ci davano neanche 18 ore di tempo per pensarci”. Tutta la squadra dice no, ma il provvedimento ha toccato soltanto Facchinetti e gli altri 8 giocatori.
CHIAREZZA
“Siamo basiti. Io sono il primo ad aiutare, a venire incontro, a capire l’esigenza. Conosciamo l’emergenza e la situazione, ma ci aspettavamo almeno una chiamata. Una cosa del tipo, “ragazzi, è successo questo. Cosa ne pensate? Decidiamo insieme?”. E invece nulla. Io sono pronto a discuterne e a parlarne”. Facchinetti, inoltre, conosce da tempo il presidente: “Non ho mai avuto problemi con lui, voglio solo chiarire”.
La Svizzera è stato il primo paese europeo a fermare il campionato, si contano circa 13 mila contagi e 231 morti. Si sta in casa e si tiene duro, insieme: “Scuole, cinema e teatri sono chiusi. Sono aperti solo supermercati e farmacie, non si possono creare assembramenti. Chi va a correre deve mantenere una distanza di due metri. Io sono a Sion, mi alleno e cerco di uscire il meno possibile”.
L’anno scorso, con l’Apoel Nicosia, Mickael ha vinto il titolo cipriota con Tramezzani in panchina: “Vive di calcio tutto il giorno, amo i tipi così”. Per lui anche un passato nel Chievo nel 2012: “Avevo 21 anni. Ricordo Pellissier, Acerbi, Bradley, Paloschi, Di Carlo in panchina. Una bella squadra, sono stato bene”. In attesa di giocare ancora.