12 gol in campionato, con una doppietta all'ultimo turno decisiva per la rimonta contro il Napoli, Andrea Pinamonti a Empoli sembra aver trovato la consacrazione. In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l'attaccante classe '99 si racconta tra la stagione in corso in Toscana, l'Inter (proprietaria del cartellino), le ambizioni di mercato e il sogno Nazionale.
Pinamonti: "Empoli, piccola squadra che lavora come una grande"
Dopo una stagione di apprendistato con Conte in nerazzurro, Pinamonti ha deciso di passare alla pratica, e per farlo, è andato a Empoli, ritrovando Andreazzoli, suo allenatore già ai tempi del Genoa: "L'Empoli si può definire una squadra piccola che lavora come una grande. Si può crescere senza pressioni, e in tutti i settori c'è gente preparata e disponibile. Con Andreazzoli ho un rapporto molto forte: ci responsabilizza molto in campo, e noi cerchiamo di dare qualcosa in più per lui".
Un passato (e futuro?) nerazzurro
Il cartellino di Pinamonti è di proprietà dell'Inter, squadra dove è cresciuto e con la quale ha esordito a 17 anni. I nerazzurri continuano a monitorarlo da vicino, come testimoniato dallo stesso attaccante: "Dopo la vittoria contro il Napoli, oltre a vari ex compagni, mi hanno scritto il presidente Zhang e il d.s. Ausilio (oltre a Marotta) per complimentarsi, gli ho risposto dicendo che spero che questa doppietta possa aiutare l'Inter a vincere di nuovo lo scudetto". Pinamonti non sa sè la prossima stagione vestirà di nuovo nerazzurro, ma sicuramente sarà protagonista del mercato: "Non so ancora cosa farò, spero di aumentare il numero di club interessati per avere più scelta."
"Nazionale, sono pronto"
Adesso Pinamonti vuole alzare l'asticella: "Il prossimo step è quello di diventare un giocatore importante in una squadra importante, senza nulla togliere a Empoli", con la Nazionale nel mirino: "Mi sento pronto di fare parte di questo nuovo cliclo azzurro, sono cresciuto tanto e non mi pongo limiti".