Ritrovare la joya. Quella vera. Gioco di parole banale, ci scusiamo, ma è così. Fa più rumore l’uscita di Ronaldo o il gol di Dybala? Bella domanda. L’Allianz all’1-0 sul Milan tira un enorme sospiro di sollievo. Ma prima pensava a Cr7. Però la squadra di Sarri vince, si sblocca senza Cristiano e questa volta gioca anche meglio senza di lui. È un dato di fatto, non si può sottovalutare.
Non è ironia della sorte: Dybala di Ronaldo è un grande amico. Ed è forse per questo motivo che decide di non esultare né con la sua mask, né con quell’ibrido (la “Siuu mask”) che aveva fatto vedere lo scorso anno, proprio per salutare il suo compagno di squadra. Allarga le braccia, alza gli occhi al cielo. Proprio come quando è entrato, subito dopo aver dato il 5 a Ronaldo: pensava di poter essere decisivo. Lo è stato.
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Il gol è figlio di un’azione sarriana, che più sarriana non si può: scambi nello stretto, triangolazioni, gol (di destro!) dell’argentino che al 94’ ha l’occasione per farne addirittura due. “Per me è stata la serata perfetta? Lo è stata per tutti” dice a Sky a fine gara. “Non importa chi fa gol, quello che conta è vincere”. Parla a Ronaldo? Forse. Sicuramente si rivolge anche a quel se stesso che lo scorso anno si era infuriato con Allegri, non accettando il cambio e finendo arrabbiatissimo in panchina. Contro chi giocava? Contro il Milan. Toh. Era aprile. In otto mesi è cambiato tutto.
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Cosa fa più rumore, quindi? Difficile dirlo: ora viene il bello. Di certo, la personalità non è mancata a nessuno. E ora, per Paulo, è tutto alle spalle. Finalmente.