Il Sassuolo si appresta ad accogliere la Fiorentina nella partita del Mapei Stadium valevole per la 31ª giornata di Serie A. Per De Zerbi l'imperativo sarà non ripetere gli errori della scorsa settimana: "A Benevento abbiamo fatto una buonissima partita, ma dovevamo chiuderla prima e far più gol. Perché, come succede spesso, negli ultimi minuti si rischia di buttare tutto quanto abbiamo buttato. Non abbiamo la ferocia nel chiudere le partite e prendersi tutto quello che ci meritiamo: è un po’ il nostro neo".
DE ZERBI: "DOMANI TORNANO BERARDI E DEFREL, MA PROBABILMENTE PERDIAMO LOCATELLI"
L'allenatore del Sassuolo fa il punto dall'infermeria e sul gruppo: “Domani rientrano Berardi e Defrel, ma probabilmente perdiamo Locatelli perché ha un fastidio. I dottori mi diranno se rischiare di farlo giocare o no. Bourabia è un giocatore importante e lo stiamo recuperando. La nostra rosa è completa: Raspadori e Traoré hanno un’età diversa ma non sono alternative, sono titolari. Questa squadra ha dimostrato di saper sopperire alle tante assenze, vedi la trasferta di Milano con l’Inter, e di saper superare quei momenti in maniera brillante. A volte poi ci perdiamo nel non essere maturi, ma questo ci sta”.
"AVREMMO POTUTO AVERE PIÙ DI CINQUANTA PUNTI"
Sul percorso della propria squadra: "Ad oggi, l'ottavo posto forse è l'obiettivo massimo. Al di là del distacco di punti, le prime sette fanno un campionato a parte. Immaginare Lazio, Napoli, Atalanta, Roma non nelle prime sette è diffcile. È anche vero che 11 punti di distacco potevano essere meno per quello che ha detto il campo. 43 punti per quel che abbiamo fatto sono pochi. Avremmo potuto avere oggi più di cinquanta punti, ma tranquillamente. Se non li abbiamo, qualcosa ci deve essere mancato mancato”.
"BOGA E TRAORÈ? DEVONO MIGLIORARSI PER LORO STESSI"
Infine, De Zerbi commenta l'attitudine di Boga e Traoré: "Spero che dopo il “confronto” post Torino se hanno intrapreso la strada giusta diventare più maturi e più affidabili. Lo spero per loro e per le loro carriere, perché sono dei talenti naturali che devono andare a completarsi dal punto di vista della mentalità e della costanza di impegno, rendimento e di atteggiamento. Non lo devono a me, né al Sassuolo: lo devono a loro stessi per primi. Se faranno questo step, nessuno obiettivo sarà precluso per loro. Basti vedere Locatelli, Ferrari, Muldur ecc.”.
