Elena Linari gioca nella Fiorentina Women's FC, è un punto cardine della squadra e nella scorsa stagione si è rivelata grande trascinatrice del gruppo. L’avevamo intervistata a maggio e se da una parte era palpabile il fuoco che le brucia dentro per il pallone, dall’altra si era distinta per una ragionata e lucida maturità, non comune tra le ragazze della sua età (ha appena 23 anni) e per valori che vanno al di là del campo. “Se ci sono da fare i complimenti agli avversari non mi tiro mai indietro. E cerco di restare lucida nell’analisi delle partite”, ci aveva detto con una naturalezza disarmante.
Oggi le sue doti, già ampiamente apprezzate da allenatore, compagne e tifosi, si tradurranno in un riconoscimento ufficiale: sarà premiata questa sera alle 18 nella nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, come vincitrice della seconda edizione dell'Italian Values Award. L'Organising Commettee ha eletto Elena tra le personalità più meritevoli di questo premio, conferito a personaggi dello Sport, della Cultura, dello Spettacolo e della Società civile che si sono fatti portatori di messaggi utili ad una crescita civile e personale, oltre a essersi distinti per traguardi raggiunti. La giocatrice è stata un perno fondamentale della Viola che nella scorsa stagione ha vinto Campionato e Coppa Italia ed è una pedina inamovibile anche nella Nazionale Azzurra.
Rappresenta inoltre un simbolo contro i pregiudizi di genere che chi approccia al calcio femminile sa di dover combattere ogni giorno. In merito, Elena dimostrava di avere le idee chiare già a maggio: “Servono investimenti, un progetto serio e più visibilità, magari con l’aiuto dei club maschili. E poi il passaggio dallo status di dilettanti a quello di professioniste sarebbe una conquista enorme, perché oggi, tante giocatrici sono costrette ad avere un lavoro oltre il calcio e nella peggiore delle ipotesi a rinunciare a uno dei due”.
Talento, carisma e determinazione nel difendere la passione di tutte le donne per il calcio, sono le qualità che stasera le verranno ufficialmente riconosciute. Con un premio importante, che siamo certi diventerà l’ennesima spinta a lavorare in campo e nella lotta al pregiudizio di genere.