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Data: 24/01/2019 -

Curci alla conquista della Svezia con l'Hammarby: "Ora sono in un top club"

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Curci racconta la risoluzione con l'Eskilstuna: "Ho discusso con l'allenatore e non credevo nel progetto. Se vinco il titolo con l'Hammarby giro nudo per Stoccolma"
Curci racconta la risoluzione con l'Eskilstuna: "Ho discusso con l'allenatore e non credevo nel progetto. Se vinco il titolo con l'Hammarby giro nudo per Stoccolma"

Dalla Svezia alla Svezia: “Qui gli italiani sono molto apprezzati”. Parola di Gianluca Curci, ex portiere di Roma, Siena, Bologna, Sampdoria e Mainz, che nella stagione scorsa ha conquistato la promozione in prima divisione con l’Eskilstuna: “Mi porterò sempre nel cuore quello che abbiamo fatto” racconta Curci a gianlucadimarzio.com (QUI la sua storia)

Poi la risoluzione del contratto e ora la nuova avventura con l’Hammarby (con accento sulla prima A): “Vivere a Stoccolma sarà completamente un’altra cosa. E’ una capitale, una città molto più grande. Anche la mia compagna Valentina è contenta del trasferimento”. C’è una cosa però alla quale ancora non riesce ad abituarsi: “Qui fa freddissimo. Oggi siamo a -12°/-13°”. Anche sul mangiare qualcosina da rivedere ci sarebbe: “La pasta non è sempre scotta. E la carbonara la fanno col bacon”. Ahia. Per un romano poi…

Sulla ricerca della casa invece è andata molto meglio: “Abiteremo in centro città, vicino al nuovo centro sportivo che è a cinque minuti dalla stazione. Anche se mi hanno detto che spesso ci alleneremo allo stadio”. Il Tele2 Arena, struttura moderna inaugurata meno di dieci anni fa: “E’ simile all’Allianz Stadium della Juve. La prima volta che l'ho visto mi sembrava un UFO”.

ET chiama casa, il mercato chiama Curci: “Avevo un’offerta dalla Danimarca anche importante a livello economico, ma sono penultimi a metà campionato”. Altra musica, l’Hammarby: “Loro arrivano sempre tra le prime tre, l’anno scorso non si sono qualificati in Europa League solo per colpa della differenza reti”.

E per vincere il campionato il portiere sarebbe disposto a qualsiasi cosa: “Girerei nudo per Stoccolma”. Come la mettiamo con la temperatura? “Solo per qualche minuto”. L’ultima volta nel 2001, quando Curci aveva 15 anni e mezzo: “Della Svezia conoscevo il Malmö, Nils Liedholm e il Goteborg perché c’era Eriksson”.

In quello stesso anno in Italia la Roma aveva vinto il suo terzo scudetto: “17 giugno 2001. Impossibile dimenticarselo - specifica con la voce ancora emozionata - ero in Tribuna Monte Mario a festeggiare”. Ci racconta orgoglioso. Lì dove ha lasciato un pezzo di cuore: “Prima di ricominciare la stagione ne ho approfittato per stare un po’ con la famiglia e con gli amici”.

La verità sull'addio all'Eskilstuna

Dalle parti di Eskilstuna era diventato un eroe, ma qualcosa non ha funzionato: “Da quando una ventina di giorni fa se n’è andato via il ds che mi aveva voluto, si è rotto tutto. Loro mi dicevano di dire che avevo problemi di famiglia, ma la verità è che ho discusso con l’allenatore e non credevo nel progetto. Per questo ho risolto il contratto”. E mica è l’unico ad essere andato via: “La squadra si sta smantellando”.

Valigia chiusa con qualche bel ricordo da portare dentro per sempre: “Per me è stata un’esperienza positiva, un rilancio. Non mi aspettavo di conquistare la promozione. In più, abbiamo fatto anche il record di clean sheet in tutta la Svezia: 20 gare su 30 senza prendere gol”.

Storia chiusa, si volta pagina: “Mi dispiace solo per i compagni, i giocatori e i tifosi, che mi hanno voluto bene fin dalla prima partita”. Ma Curci sa che ne l calcio non si regala niente: “Nell'Hammarby parto titolare, poi dipende tutto da me. Dovrò essere bravo io a conquistarmi il posto”.

Trasferimento lampo, tutto in due giorni: “Ho firmato per sei mesi più opzione per un anno e mezzo”. Si parte il 17 febbraio con la Coppa, ma nel calendario di Curci c’è un’altra partita già cerchiata in rosso: “Contro l’Eskilsuna giochiamo il 21 aprile - risponde senza pensarci nemmeno un attimo – se vinciamo con più di tre gol offro la cena a tutti i compagni”. E via una risata.

Perché ora sente la fiducia da parte di tutti. “Ci serviva uno come te” gli hanno detto le prime persone del club che ha incontrato. Ma la nuova maglia è già prenotata: “Me l’ha chiesta Giuseppe, un mio amico chef che mi sta aiutando anche con il trasloco”. Ricordi chiusi in uno scatolone, dalla festa promozione alle risate con i compagni. Eskilstuna-Stoccolma solo andata. Dalla Svezia alla Svezia, Curci riparte dall’Hammarby.

@francGuerrieri



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