Nervi, Citro, un muro quasi perfetto: è già il Venezia di Cosmi
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Data: 12/03/2019 -

Nervi, Citro, un muro quasi perfetto: è già il Venezia di Cosmi

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Bocalon che si sblocca, le giocate di Citro, i miracoli di Vicario. E il carattere ritrovato: Venezia-Cosmi, storia di un debutto d'autore
Bocalon che si sblocca, le giocate di Citro, i miracoli di Vicario. E il carattere ritrovato: Venezia-Cosmi, storia di un debutto d'autore

Serenissimo subito, tonico per un ambiente spento: Cosmi effect a Venezia. "Ma è impensabile che in una settimana sia tutto merito mio", smorza i toni il nuovo allenatore arancioneroverde al termine del match contro il Palermo. Un pareggio per 1-1, come fece Zenga all'andata e Inzaghi nell'ultimo precedente al Penzo contro i rosanero. Eppure, questa è già la squadra di Serse.

Che riparte dalle certezze del gruppo (la difesa, di nuovo compatta e scorbutica). E dalle sue, di siciliana memoria. "Tecnicamente Citro non è inferiore a nessuno in Serie B. Al massimo è un po' svagato, ma devo essere sincero: nemmeno a Trapani l'ho visto correre come stasera". E a Venezia non l'avevano mai visto così ispirato. Tunnel, colpi di tacco, la voglia di cercare sempre la giocata. Come il cambio di gioco che ha mandato in tilt il Palermo e in porta Bocalon.





Gli ingredienti per la partita perfetta c'erano tutti. Il ragazzo di casa che finalmente si sblocca, gli episodi a favore (il salvataggio sulla linea di Zampano, la traversa di Jajalo), una saracinesca in porta. Tutto quello che Zenga non aveva avuto contro il Perugia. Pagando caro, col senno di poi. Da Bocalon a Vicario, dal rigore sbagliato due settimane fa a quello parato oggi. Con un piccolo aiuto da casa. "Prima della partita mi è arrivato un messaggio da mio papà", racconta il man of the match. "-Ho una sensazione strana: se avrai un rigore contro, te lo tireranno a sinistra-. L'ho ascoltato ed è andata bene".

Solo il gol di Puscas nel finale, propiziato da un guizzo dell'ex Moreo, ha rovinato la festa arancioneroverde. Ma Venezia-Palermo resterà la partita di Cosmi. "Una gara di grande cuore", dicono all'unisono allenatore e portiere. Se ne sono accorti tutti, anche sulle tribune del Penzo: pronti a scattare dal sedile, in tensione fino alla fine, gran vociare sparso e vivo. Per una squadra che è tornata a saper soffrire. A emozionare.



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