Coronavirus, Young: “Italiani sorprendenti, niente liti per il cibo”
In soli due mesi in Italia ha già dimostrato tanto: 7 partite, 1 gol e 2 assist. Ma oltre al campo anche Ashley Young, arrivato all’Inter a gennaio, adesso ha cose più importanti a cui pensare. L’emergenza Coronavirus è ancora in atto, e l’esterno inglese ha voluto parlare del comportamento degli italiani durante questa delicata fase: “Il supermercato è ora il luogo principale di rischio per diffondere o contrarre il virus. Parlando con amici e familiari a casa sembra come se comprare cibo sia diventata una cosa da matti. Ma in Italia andare al supermercato è qualcosa di sorprendentemente calmo…” ha scritto Young su Twitter.
“NON C’È MAI SOVRAFFOLLAMENTO”
“Nessuna lotta per il cibo, nessuno scaffale vuoto e soprattutto nessun litigio con i membri dello staff per limitazioni al cibo o altre ragioni! E nella maggior parte dei casi a occuparsi della spesa c’è solo una persona per ogni nucleo familiare” ha proseguito il giocatore dell'Inter. “Fare la fila al supermercato è normale, ma non perché si facciano scorte o per avidità. I supermercati hanno sempre un numero di accessi limitati per le persone, quindi non c’è mai sovraffollamento! Perciò aspettate e siate pazienti prima di entrare. È tempo di dare il vostro aiuto per contrastare questa crisi globale”.
“TRATTATE CHIUNQUE COME SE AVESSE IL VIRUS”
“Se dovete andare in ascensore fatelo in massimo due persone, stando nei lati opposti con la faccia verso il muro. Usate sempre i guanti da quando uscite dalla macchina fino a quando ci rientrate. Usate una mascherina o una sciarpa per coprire naso e bocca. Mantenete le distanze alla cassa, non fate toccare i vostri prodotti con quelli degli altri. Potrà sembrare esagerato ma trattate chiunque non sia in casa vostra come se avesse il virus, non si può mai sapere! State al sicuro” ha concluso Young. “Stiamo facendo questo qui, e non è una reazione esagerata. Anche gli altri dovrebbero farlo. Non è orribile, è un modo di mantenere le distanze per salvare vite umane”.