Questo sito contribuisce all'audience di

Il miracolo con l’Atletico, il sogno Barcellona: alla scoperta del Cornellà

Alla scoperta del Cornellà, club di terza divisione spagnola che ha eliminato l’Atletico in Copa del Rey e che questa sera sfiderà il Barcellona

Tre fischi, un attimo per realizzare. Poi un urlo di gioia, corale. Il Cornellà, squadra di terza divisione, batte l’Atletico Madrid e lo elimina dalla Copa del Rey: un vero miracolo sportivo. È da questo momento che comincia la chiacchierata con Juan Gimenez, segretario tecnico del club catalano: “Al fischio finale, quando ci siamo resi conto di ciò che abbiamo fatto, è stato davvero emozionante per tutti. Per noi, come anche per la gente che è vicina”.


Gimenez_Cornella_GDM.jpg

Un’impresa memorabile, una piccola-grande pagina della storia del calcio. Ancor di più se si pensa che in questa stagione finora l’Atletico è stato battuto solo da tre squadre: il Real Madrid, il Bayern Monaco e il Cornellà. “Un’ora prima dell’inizio della partita abbiamo visto la formazione che avrebbe schierato Simeone: i giocatori erano tutti molto forti. Tanto è vero che è scesa in campo la stessa linea d’attacco della partita contro il Bayern in Champions” ha detto Giménez ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. Poco turnover per l’Atletico e tanta tenacia da parte del Cornellà: “Abbiamo tanti meriti in questa impresa. Credendoci, abbiamo scritto la storia del club”.


Gimenez_Cornella_GDM_2.jpg

LA SFIDA CONTRO IL BARCELLONA

Dieci chilometri o poco meno. Questa la distanza tra lo storico “Camp Nou” di Barcellona e il meno celebre “Nou Camp”, stadio del Cornellà. “Nome simile, circostanze molto differenti. Noi siamo abituati a giocare contro il Barça B, in Segunda B”, ma questa sera gli avversari saranno i blaugrana di Koeman (senza Messi, squalificato). E, a dirla tutta, l'allenatore olandese “non è così contento del nostro terreno di gioco, ma questo è quello che abbiamo. Sarà calcio così come lo sarebbe stato al Camp Nou”.

La partita, per il Cornellà, sarà difficilissima: “Dovrà essere tutto perfetto, visto il livello dell’avversario”. Eppure, “un match contro un top club mondiale si prepara come una partita di campionato. La grande differenza sono le circostanze attorno alla partita, con l’attenzione mediatica che sarà sicuramente superiore al normale”.


Gimenez_Cornella_GDM_3.jpg

DALLE MAGLIE DIMENTICATE AD ATLETICO E BARCELLONA

Il cammino in Copa del Rey, finora, appare come un sogno, “ma non dobbiamo dimenticare che il vero obiettivo è il campionato: in questi anni abbiamo fatto spesso i playoff per la promozione. Ed è proprio grazie a questo percorso che stiamo giocando la Copa: non tutte le squadre di Segunda B partecipano, ma solo le migliori”. Così, il Cornellà ha iniziato il suo incredibile viaggio, che già alla prima tappa ha attirato la curiosità dei media: “Abbiamo iniziato da Tenerife, con la compagnia aerea che non aveva imbarcato le nostre magliette. Quindi, il match è stato posticipato, in attesa che un secondo aereo arrivasse con le divise”.


cornella_screen.jpg

La partita, poi, è terminata 0-1 per i catalani, che al sorteggio hanno pescato l’Atletico Madrid: “Potevano capitare tutte le squadre, tranne Real e Barcellona, entrate nel tabellone il turno seguente. Ci siamo trovati contro i più forti e li abbiamo sconfitti”. Ora, il Barcellona. Per la seconda volta in pochi giorni sarà Davide contro Golia. E se pensiamo che “ieri gli amici dell’Alcoyano hanno battuto il Real”, allora anche il Cornellà può sognare il secondo, (quasi) impossibile, miracolo.

A cura di Simone Gamberini e Luca Bendoni