Nessun tifoso, solo pochi spettatori sugli spalti, tra cui il numero uno della Fifa Gianni Infantino. Il match di qualificazione al Mondiale del 2022 tra Corea del Nord e Corea del Sud rischia di passare alla storia come la partita più “invisibile”. Clima teso tra le due nazioni. Attriti che durano da anni, senza vincitori né vinti. E non c’è una squadra sconfitta neanche allo stadio Kim-Il sung. La partita finisce 0-0 e non viene neanche trasmessa in tv.
Nessun ammesso, solo pochi e “neutri” tifosi. Nessun supporter della squadra avversaria, nessun giornalista straniero. Pyongyang esclude tutti. L’unico modo per seguire il match è collegarsi al sito della Fifa o Afc (l’Asian Football Confederation). Al team sudcoreano verrà consegnato un dvd per riguardare la sfida.
Tante le polemiche, come era già successo in passato. Il 5 settembre scorso la partita vinta dalla Corea del Nord contro il Libano per 2-0 venne trasmessa 24 ore dopo. Un viaggio infinito per i calciatori sudcoreani. Da Seul, Pyongyang è facilmente e velocemente raggiungibile ma il governo nordista detta regole chiare. Passare per Pechino per ottenere il visto è necessario per varcare il confine. Come se non bastasse, gli stessi calciatori sudisti hanno ricevuto norme comportamentali da seguire per non scatenare ulteriori problemi tra le due potenze.
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