Bayern, Coman: “Troppi infortuni, mi sono posto delle domande”
Gli inizi al Psg, sorpresa alla Juve, la consacrazione nel Bayern. A quasi 24 anni Kingsley Coman ha già esperienza da vendere, purtroppo non solo per quanto fatto vedere in campo: "Sono ancora giovane, ma so cosa significa giocare ogni tre giorni. E non posso più fare uno scatto al minuto per dieci partite di fila", il talento francese si racconta ai microfoni di Eurosport.
"Sento di essere in un club che ripone la mia fiducia in me nonostante i tanti infortuni e questo per me vuol dire moltissimo". Per Coman, 23 presenze e 5 gol nella stagione in corso prima del lockdown, è stato un vero calvario. Soprattutto nell'anno clou, quel 2018 che ha visto la sua Francia laurearsi campione del mondo: "Ho avuto una vite nel piede per sei settimane, non potevo farci nulla. La riabilitazione è stata lunghissima e iniziato a pormi delle domande: se gli infortuni fossero stati distributi ogni anno o due non sarebbe successo nulla, ma erano capitati tre volte in un anno".
Roba da mettere in ginocchio chiunque. "Non ho percepito la cosa come una debolezza personale", afferma Coman. "Ma nella mia testa sono emersi inevitabilmente certi tipi di pensieri". E una volta vista la luce in fondo al tunnel, si può far tesoro di tutto: "Oggi mi sento più forte e maturo". Il Bayern continua a puntare sulle sue giocate.