"In questo momento la società sta cercando soluzioni, anche loro devono cercare soluzioni nel più breve tempo possibile. Un bene per tutti". Parola di Thiago Motta dopo l'amichevole di Pescara, giocata ieri sera contro il Brest. Parole chiare, in cui quel "loro" comprende un giocatore su tutti: Federico Chiesa.
L'allenatore della Juventus finora non era mai stato così esplicito. Certo, la decisione di non convocare Chiesa era suonata come un messaggio chiaro e forte: il giocatore è sul mercato, lui come Arthur, Rugani, De Sciglio, Szczsny, Kostic, Nicolussi Caviglia e Djalò.
L'assenza a Pescara e le parole di Motta: il futuro di Chiesa è lontano dalla Juve
Ripetiamo, nessuna novità: Chiesa è sul mercato da prima che arrivasse Thiago Motta, e l'allenatore italo-brasiliano non lo ha certo inserito in una lista di "incedibili". Ma parole così dirette sanciscono anche simbolicamente la fine di una storia cominciata nel 2020, con l'acquisto di Chiesa dalla Fiorentina. Quattro stagioni, 131 presenze e 32 gol: la Coppa Italia con Pirlo e soprattutto l'Europeo 2021 come apice, la rottura del crociato il momento più difficile.
"Abbiamo solo giocatori forti, qui alla Juve". Nella conferenza di presentazione, Motta era rimasto vago sul futuro di Chiesa. Federico era reduce dall'Europeo deludente dell'Italia, e preparava il matrimonio con Lucia. Motivo che gli avrebbe fatto saltare la prima uscita bianconera, contro il Norimberga, così come l'intero ritiro tedesco. Oggi l'assenza di Chiesa, tornato ormai da qualche giorno a disposizione dell'allenatore, non ha altre giustificazioni se non quella del mercato.
Oggi la valutazione di mercato di Chiesa è stimata da Transfermarkt intorno ai 35 milioni di euro. A inizio sessione c'erano stati dei dialoghi del suo agente con la Roma, che però non avevano portato, nell'immediato, a sviluppi concreti. Ora il futuro di Federico è tutto da scrivere. Lontano da Torino.