Nelle ultime settimane il suo nome è finito (di nuovo) al centro del mercato, accostato sia alla Juventus che all'Inter. Federico Chiesa al momento però non ci pensa, concentrandosi sul lavoro sul campo per farsi trovare pronto in vista di un'eventuale ripresa del campionato, al momento non così certa.
"Penso al presente"
Il presidente Commisso ha dettato le sue condizioni per cedere l'esterno viola, il quale è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport per fare chiarezza sulla propria situazione: "Ho parlato spesso con il presidente, Barone e Pradè negli ultimi mesi, adesso mi interessa solo il presente e non il futuro. Mi alleno tutti i giorni, cercando di raggiungere gli obiettivi a breve termine, come per esempio la salvezza. Speriamo di tornare tutti a giocare, il resto verrà".
"Juve o Inter? Penso a migliorare"
Chiesa poi ha proseguito: "Se chiamano Juve o Inter trovano occupato? Il mio obiettivo è il miglioramento generale, non solo quello tecnico. Devo crescere ancora, sono il primo a capire che ho molta strada da percorrere. Sia Paulo Sousa che Pioli mi hanno sempre detto che a calcio si gioca principalmente con la testa. Spesso la mia generosità mi porta a compromettere la prestazione, per questo capita di arrivare poco lucido sotto porta. Voglio segnare con più regolarità, provando così ad avvicinare mio padre che in Serie A ha segnato 138 reti".
La ripresa
Soffermatosi poi sull'emergenza sanitaria, Chiesa ha sottolineato: "I medici stanno facendo un lavoro straordinario, non dobbiamo avere paura perché siamo in ottime mani. Voglio tornare presto a giocare, chiudendo una stagione difficile e complicata con una salvezza che la Fiorentina ha il dovere di ottenere. I positivi nel club? La squadra ha grande fiducia nello staff medico, parlo spesso il dottor Pengue che è bravissimo. La notizia delle nuove positività non ci ha turbati".