"Scusate per il ritardo... Ho appena concluso una riunione d'emergenza per parlare della nostra crisi". Con queste parole l'allenatore del Chelsea Graham Potter ha iniziato scherzando la conferenza stampa alla vigilia dell'importantissimo derby contro il Tottenham. I Blues nonostante i centinaia di milioni di spesi sul mercato, da Mudryk fino a Enzo Fernandez, non stanno vivendo un momento facile. La squadra inglese è infatti decima in campionato, ben distante dal primo posto occupato dall'Arsenal. Nonostante in conferenza stampa sia sembrato abbastanza tranquillo e rilassato, l'allenatore del Chelsea in un'intervista a Sky Sport Uk ha rivelato di aver addirittura ricevuto minacce di morte.
Chelsea, le parole di Potter
Intervistato da Sky Sport Uk, l'allenatore del Chelsea ha rivelato: "Ho ricevuto alcune mail poco carine in cui qualcuno diceva di volere me e la mia famiglia morti. Più in alto vai, maggiori sono le pressioni che devi supportare. In queste situazioni si può agire in due modi. Il primo è dire che non mi interessa, ma sarebbe una bugia perchè a tutti interessa cosa pensano gli altri. L'altro è prenderlo e metterlo da parte. Per fortuna è solo un caso isolato".
"Chiedete alla mia famiglia com'è stata la nostra vita negli ultimi mesi, non è stata piacevole - ha continuato l'allenatore dei Blues -. Capisco che i tifosi vanno a casa arrabbiati perchè la squadra non vince, ma c'è una linea che non si può superare. Probabilmente in questo caso è stata superata ma non voglio dargli più peso del necessario. Accetto le critiche, accetto i fischi quando si perde una partita, ma c'è un limite a tutto".
"La gente ha visto solo una piccola parte di me, ma io so do dove vengo e se non hai passione e personalità non puoi arrivare dove sono arrivato. Sono estremamente grato di avere l'opportunità di guidare questa squadra", ha concluso Potter.