Mi chiamo Luca, ho 14 anni e vi racconto il calcio femminile...
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Data: 01/11/2019 -

Mi chiamo Luca, ho 14 anni e vi racconto il calcio femminile...

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Mi presento: sono Luca Bendoni, ho da poco compiuto i 14 anni, piacere tutto mio. Sono  un aspirante giornalista sì, particolarmente appassionato al calciomercato. E al calcio femminile, tutto vero. Mi piace scrivere, raccogliere notizie e dare voce ad un movimento, quello del calcio in rosa, che penso meriti molta più attenzione di quanta già non ne abbia.
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Come nasce questa mia passione?
Era il 5 gennaio e si giocava Milan-Pink Bari, una partita che si preannunciava un assolo a tinte rossonere, infatti finì 8-0!
Giacca pesante, blocco note, penna e tanta voglia di conoscere. Con questo lasciai casa per dirigermi al Centro Sportivo Vismara di Milano, accompagnato da mio padre, per vedere per la prima volta una partita di calcio femminile. Non sapevo nulla di questo movimento, conoscevo appena tre calciatrici - Sabatino, Gama e Mauro - ma non vedevo l'ora di saperne di più.
Da quel giorno in poi, cominciai ad informarmi e ad addentrarmi in quel mondo che presto sarebbe diventato uno dei miei più grandi amori.
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Così, tra un libro di scuola e una partita a pallone in cortile, trovavo - e trovo tutt'ora - il tempo di riportare le news più interessanti e coinvolgenti in merito al calcio femminile. Anche per questo non vedevo l'ora che cominciassero i Mondiali; il 7 giugno 2019 avrebbe sancito una nuova era per il nostro movimento, ne ero certo, e, fortunatamente, tutto andò come da previsione: le azzurre disputarono cinque grandi partite, con protagoniste diverse sul tabellino - Bonansea contro l'Australia, Girelli contro la Giamaica, Giacinti e Galli contro la Cina- ma tutte con la stessa grinta e la stessa voglia di portare in alto il tricolore italiano, che non figurava nella competizione da ben 20 anni. È questa la generazione 0, la generazione per la prima volta considerata "mediaticamente importante", la prima ad invogliare tantissime bambine ad iscriversi, la prima a riuscire a vincere i pregiudizi.
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Considero questo passo in avanti come il primo di un lungo viaggio, forse tortuoso, ma che alla fine porterà a grandi risultati - tutele, salario minimo e professionismo, su tutte - ne sono convinto. E, per tale ragione, oggi sono qui, con la voglia di raccontare questa meravigliosa sfaccettatura del calcio, nella speranza che un giorno anche i più scettici possano ricredersi...
 
A cura di Luca Bendoni
 


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