“Eugenio Corini, eeee ooooh”. La curva scandisce nome e cognome del suo vecchio allenatore a fine partita. Lo stadio è già quasi vuoto. Molti tifosi lo hanno abbandonato negli ultimi minuti di partita. Molti non sono riusciti a vedere il terzo gol firmato Ilicic. Meglio così. La situazione è tesa. I giocatori del Brescia ringraziano i presenti tenendosi comunque a debita distanza dalla curva. I fischi non risparmiano nessuno. La classifica dice 7 punti in 14 giornate. Culminate con la batosta nel derby con l’Atalanta, che non vinceva a Brescia dal 1976.
La partita di oggi avrebbe dovuto segnare una svolta. E forse l’ha fatto. In negativo. Qualcuno sbotta quando Grosso decide di far entrare Donnarumma solo al 30’ del secondo tempo. Qualcun altro urla all’allenatore di andarsene. Ma Grosso in conferenza stampa non ci sta e prova a salvare parte della prestazione: “Dopo il primo gol siamo stati in grado di reagire e abbiamo creato delle occasioni. L’Atalanta ci è stata superiore ma salvo il secondo tempo dei ragazzi. So che i numeri sono impietosi ma ora abbiamo delle partite più abbordabili. Andiamo avanti”.
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