E pensare che poteva andare in Serie C. Alla Triestina. Parola di José Mourinho. Ma se sei di Roma, tifi la Roma, giochi nella Roma, e segni in una delle partite più importanti dell’anno, alla Triestina o ad altre squadre, con tutto il rispetto possibile, nemmeno pensi più. Che sogno sta vivendo Edoardo Bove? Difficile da descrivere. Più facile da immaginare.
Il centrocampista classe 2002 si è conquistato la fiducia sul campo. Con prestazioni già mature e con l’appoggio di un allenatore che, insomma, proprio l’ultimo arrivato non è. E la dimostrazione sta tutta nel gol di semifinale di andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Ah, all’Olimpico, giusto per aggiungere un po’ di tensione. Palla recuperata di forza sulla trequarti, passaggio ad Abraham, tiro, palla parata, gol di tap in. Ed esplosione di gioia. È il secondo gol stagionale per il giocatore dopo quello in Serie A contro l’Udinese. Ma non c’è paragone.
Che poi Bove è uno di quelli che sa muoversi nel mondo che cambia. Non a caso ha da tempo siglato un accordo con Starcks per essere listato come giocatore nella blockchain: rientra sempre nel novero di quei giovani italiani su cui Starcks ha deciso di puntare e il cui valore unico (ne abbiamo parlato: è la grande novità del gruppo che opera con questi token) sarà di sicura crescita. Ma che crescita. Dopo la rete segnata al Bayer, infatti, il valore della moneta digitale di Bove è salito del 20% in pochi minuti, raggiungendo il picco del 120% in più rispetto al giorno del lancio sul mercato.
È proprio come il calciomercato, non c’è che dire. E infatti per chi si avvicina al mondo Starcks, giocare con i token è proprio come trasformarsi in direttori sportivi. A proposito di direttori sportivi: lo scorso novembre, Corvino, un altro che la vede davvero molto lunga, aveva provato a convincere Bove a trasferirsi al Lecce. Alla fine, il giallorosso pugliese non ha avuto la meglio rispetto a quello romano. Che ora non vuole assolutamente perdere il suo gioiello, dall’avvenire sicuramente molto interessante. Sul campo, sì. Ma anche con Starcks.